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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Armani: siamo nei tempi. Apriremo la strada nel 2022. L'amministratore delegato Anas: assicuriamo una viabilità più sicura e più veloce. La rappresentante dell'impresa De Sanctis ai Comuni: «Adesso stateci vicino»

CHIETI«Oggi possiamo dare il via, nel rispetto dei tempi annunciati nel 2016, all'ultimo tassello per il completamento di una infrastruttura che ha il compito importantissimo di collegare le aree interne alla costa e ai corridoi autostradali Nord Sud. Siamo nei tempi, finiremo nel 2022». Così l'amministratore delegato Anas Gianni Vittorio Armani ha presentato il completamento della fondovalle Sangro, opera strategica «che consentirà di superare un tratto stretto e tortuoso, migliorando la sicurezza della circolazione e i tempi di percorrenza ed evitando l'attraversamento dei paesi che saranno più facilmente accessibili dagli svincoli». Armani ha anche chiesto «coesione istituzionale intorno a un'opera che non avrebbe mai visto la luce senza il supporto delle istituzioni, perché non abbiamo una burocrazia che aiuta». La lunga vicenda della fondovalle ne è l'esempio: «40 anni di cantieri avviati e non completati, un piccolo spaccato della storia delle infrastrutture in Italia. Si identificano le necessità ma non si hanno i fondi sufficienti e così si decide di investire un pezzetto alla volta, senza mai arrivare alla fine». Ma ora si è riusciti a invertire la tendenza. Anche Anas, che quest'anno compie 90 anni, ha maturato un cambiamento. E proprio quest'opera, ha detto Armani, «segna il momento del cambiamento sia in termini di approccio che in termini di collaborazione con le istituzioni». Il nuovo approccio è quello che ha permesso ad Anas di concentrarsi sulla manutenzione e sulla gestione della infrastrutture esistenti, rimpossessandosi dell'attività di progettazione, «e questa», ha concluso Armani, «è la prima opera con il nuovo codice appalti progettata tutta da Anas». Quanto alla realizzazione, Francesca De Sanctis, della ditta De Sanctis, capofila dell'Ati aggiudicataria, ha detto di voler «aggredire i lavori, ma con umiltà». Perché «l'opera è complessa e presenta problemi geologici. E per questo chiediamo ad Anas e ai territori coinvolti di affiancarci durante tutto il percorso».

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