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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Regione, prossime elezioni a rischio senza preferenza di genere

PESCARA In tempi di elezioni e con la possibilità che si vada in anticipo alle urne per eleggere il consiglio regionale torna alla ribalta la doppia preferenza di genere. La legge elettorale è stata snobbata per 10 anni, a differenza di quanto accaduto in realtà più evolute come Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Trentino e ora anche Sardegna e Molise. La doppia preferenza di genere dovrà però essere adottata, pena l'annullamento del risultato elettorale. A dirlo anche l'ufficio legale della Regione, su indicazione dei principi stabiliti dalla Corte costituzionale sul riequilibrio di genere. Ieri sono tornate sul punto anche la Commissione regionale Pari opportunità e la Consigliera di parità, Alessandra Genco. «Vogliamo - spiega la presidente della Cpo Gemma Andreini - che dopo 10 anni di sollecitazioni la Regione adegui la legge elettorale regionale alla legislazione nazionale con l'accoglimento dell'emendamento sulla preferenza di genere presentato dal 2016 dall'assessore Marinella Sclocco. La Regione del resto ha l'obbligo di introdurre questa modifica per non incorrere nella illegittimità delle elezioni regionali». La Commissione e la Consigliera di parità hanno inviato, di nuovo, lo scorso 19 febbraio una missiva a Luciano D'Alfonso, a Giuseppe Di Pangrazio, a Camillo D'Alessandro nella sua veste di presidente della commissione, come a tutti i capi gruppo regionali, per chiedere l'applicazione della doppia preferenza .

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