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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Disoccupati, boom di aiuti. Primavera (Cgil): «Aumento esponenziale di richieste per avere l’indennità» (articolo in pdf)

È boom di richieste di indennità di disoccupazione all'Inca (Istituto nazionale confederale di assistenza) Cgil di Pescara e provincia. Il direttore del patronato Nicola Primavera lancia l'allarme su un «fenomeno che non ha precedenti: l'aumento esponenziale di soggetti, dai 30 anni in su, che hanno perso di recente il posto di lavoro, di precari con eterni contratti di impiego a termine e nessuna stabilizzazione economica». L'indennità di disoccupazione ammonta a 1.300 euro lordi mensili, ma ci vogliono dai 2 ai 3 mesi per incassarli dopo aver espletato le pratiche burocratiche. Dal quarto mese, l'assegno elargito dall'Inps ai soggetti in difficoltà, diminuisce del 3 per cento fino ad un massimo di 24 mesi. Oltre quella data non è possibile rinnovare la domanda. Chi non trova lavoro nell'arco dei due anni rimane senza fondi. In un solo mese e mezzo, dall'inizio dell'anno, il patronato ha aperto 3.524 pratiche per persone che chiedono sostegni economici di varia natura. Un dato da brividi se si pensa che si attesta «oltre il 15 percento sul totale delle 22.560 pratiche aperte nell'arco del 2017». Sempre da inizio anno, sono state 486 le domande presentate di Naspi (indennità mensile di disoccupazione che in tutto il 2017 erano 2.791, più 17%) e 320 per disoccupati dell'agricoltura. A ciò si aggiungono altri interventi di sostegno al reddito: 94 richieste di indennità di maternità, 117 a nucleo familiare, 102 tra bonus bebè (960 euro per il 2018, 480 dal 2019) e bonus asilo. «Una situazione simile non si è mai verificata», commenta Primavera, a capo di una struttura che sostiene le fasce più deboli da 73 anni a livello nazionale e che a Pescara e provincia conta 13 operatori distribuiti nelle varie sedi locali, «sono dati sorprendenti e significativi di una condizione di crisi e difficoltà del nostro territorio provinciale di cui non c'è la necessaria consapevolezza da parte della politica e delle istituzioni locali». «La disoccupazione e la precarietà », prosegue Primavera, «caratterizzano drammaticamente il mondo del lavoro, mentre le famiglie necessitano di sostegni di carattere economico e di una nuova politica di servizi sociali». Il direttore di Inca Cgil Pescara e provincia sostiene che «non sempre siamo nelle condizioni ottimali per rispondere in tempi rapidi alle esigenze della popolazione in difficoltà, sia per ragioni legate alla farraginosità delle norme, sia per il fatto che le erogazioni di denaro hanno tempi lunghi, non prima di 2-3 mesi dalla domanda, troppi per chi è disoccupato in attesa di aiuto». Rilevanti sono gli interventi del patronato in campo previdenziale, sempre dall'inizio dell'anno: 39 domande di pensione di vecchiaia, 85 di pensione di anzianità o anticipata, 78 ricostituzioni per contributi pregressi, 139 ricostituzioni per motivi reddituali, 167 verifiche e rettifiche delle posizioni assicurative, 36 denunce e recuperi contributivi. Sono invece 47 le richieste di riconoscimento del diritto all'Ape sociale fino al 31 marzo, 27 domande per avere l'Ape sociale, 42 richieste di condizioni di lavoratori precoci. Sul versante sociale della salute sono state presentate 99 domande di invalidità civile, 29 richieste di indennità di frequenza, 155 indennità di accompagnamento, 26 di malattia professionale, 42 di danno biologico, 20 per diritto alla rendita, 140 di riconoscimento dell'handicap grave ai sensi della legge 104 del 1992. Per avere informazioni su indirizzi e telefoni delle sedi di Pescara e provincia, si può consultare il seguente sito Internet: https://www.orari- di-apertura.it/patronato-inca- cgil-pescara.htm.

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