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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Area di risulta, il parco sfratterà il Dopolavoro Fs. La riqualificazione non prevede campi da tennis, bocce e pista di pattinaggio. Critico il centrodestra. Civitarese assicura: «Troveremo un'altra sistemazione»

PESCARA Il Dopolavoro ferroviario, associazione storica di Pescara che conta oltre un migliaio di iscritti tra lavoratori, pensionati e semplici frquentatori, rischia lo sfratto con la riqualificazione delle aree di risulta. Nel progetto, infatti, non sono previsti gli impianti sportivi oggi presenti in una porzione della superficie dell'ex stazione tra il parcheggio e corso Vittorio. Ossia il campo da tennis, il campo di bocce e la pista di pattinaggio. Al loro posto verrà realizzato il grande parco centrale. La novità è emersa ieri mattina, durante la seduta congiunta delle commissioni Gestioni del territorio e Grandi infrastrutture, presiedute rispettivamente da Ivano Martelli e Carlo Gaspari, dedicata ancora una volta all'esame del progetto di riqualificazione delle aree di risulta. Presente anche l'assessore all'urbanistica Stefano Civitarese. A tirare fuori la questione è stato il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, che ha espresso forti perplessità sulla soluzione prevista nel progetto. «Quando il Comune acquistò da Metropolis le aree di risulta», ha ricordato, «l'amministrazione di allora si prese l'impegno con le Fs di mantenere le attività del Dopolavoro Ferrovie all'interno delle aree. E questo impegno non riguardò solo gli uffici che sono già presenti all'interno della stazione, ma anche il campo da tennis e il campo di bocce».Di altro parere l'assessore, secondo il quale non sono previsti impegni contrattuali con il Dopolavoro ferroviario per mantenere gli impianti sportivi nell'area di risulta. «C'è comunque l'impegno morale, da parte nostra, ad affrontare la questione e a trovare degli spazi idonei», ha affermato Civitarese. Per la sede dell'associazione, ad esempio, si prospetta l'ipotesi di un trasferimento in alcuni locali vuoti all'interno della stazione centrale.Più difficile la soluzione per le attività sportive. «Il campo di bocce potrebbe essere previsto all'interno del parco centrale», ha spiegato, «il campo da tennis, invece, non è previsto nel progetto, ma si potrebbe studiare la possibilità di trasferire l'impianto sportivo altrove». Ieri, i consiglieri di opposizione hanno espresso anche altri dubbi, riguardo al progetto presentato dall'amministrazione comunale. Si tratta della gestione dei futuri parcheggi. A sollevare il problema è stata la consigliera del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini. «Ribadisco, innanzitutto, la nostra contrarierà a questo progetto di riqualificazione», ha messo subito in chiaro, «mi chiedo, però, che fine farà Pescara parcheggi se dovesse effettivamente perdere la gestione dei posti auto nelle aree di risulta e nelle strade del quadrilatero centrale». «Io aggiungo», ha osservato Antonelli, «che cosa accadrà al bilancio comunale per i mancati incassi derivanti dal canone che Pescara parcheggi deve pagare ogni anno all'ente per la gestione della sosta a pagamento?». I parcheggi, infatti, rappresentano una delle entrate del privato che si impegnerà a realizzare tutti i lavori, in cambio della gestione ventennale della sosta a pagamento di circa 3.000 posti auto, cioè i 2.000 che saranno realizzati nelle aree di risulta e i 980 del quadrilatero centrale. Tutti questi stalli verranno sottratti alla gestione della società municipalizzata Pescara parcheggi che, inevitabilmente, si troverà a guadagnare di meno e, di conseguenza, a versare un canone ridotto all'amministrazione comunale. Secondo i calcoli dell'assessore, il mancato incasso potrebbe essere compensato utilizzando tre leve: la gestione degli impianti pubblicitari; un canone per l'utilizzo del futuro terminal degli autobus; il benefit sharing, ossia l'offerta migliorativa, rispetto al bando, che presenterà il futuro concessionario.

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