L'AQUILA Parola d'ordine: evitare il caos maltempo del 2017, quando la combinazione incredibile di neve e terremoto mandò in tilt il sistema regionale dei soccorsi, con l'epilogo tragico del 18 gennaio. La Protezione civile detta le regole della gestione dell'ondata di maltempo che si sta abbattendo sull'Abruzzo: associazioni di volontariato preallertate, scorte di sale posizionate nei punti di stoccaggio, mezzi precettati, Prefetture pronte e un piano emergenziale di mutuo-soccorso tra le istituzioni. Ma soprattutto un appello ai cittadini di collaborare. Così dice Silvio Liberatore, dirigente del servizio di Protezione civile della Regione Abruzzo.
CHE COSA CI ASPETTA. L'Abruzzo è già nel cuore del maltempo. L'obiettivo della Protezione civile è fare il possibile per ridurre i disagi ai cittadini, pianificando le attività in base alle previsioni meteorologiche del Centro funzionale. «La Sala operativa resterà attiva h24», spiega Liberatore dalla centrale di via Antica Arischia Est, all'Aquila. «Secondo il Centro funzionale, per tutta la giornata di domani (oggi, ndc) pioverà molto soprattutto nel Teramano e nel Pescarese». Ma è ancora presto per dire se dopo lunedì l'emergenza sarà legata più alle precipitazioni nevose o alla pioggia, anche se l'intensità meno grave di quella del 2017. A preoccupare invece è la tenuta dei fiumi che potrebbero esondare.
MUTUO SOCCORSO. Quest'anno il Piano della Protezione civile (frutto di incontri tra Prefetture, Comuni, Province, Regione, gestori autostradali, Terna ed Enel sarà «elastico e di mutuo-aiuto», spiega Liberatore. Ognuno dovrà aiutare l'altro. Stipulati accordi di collaborazione tra le Province e i Comuni per la gestione di tratti stradali strategici che vanno mantenuti liberi. «Se un Comune ha uno spartineve va ad aiutare la Provincia e viceversa, senza troppi problemi legati alle competenze territoriali o alle varie autorizzazioni», aggiunge. Tutto avverrà sotto il coordinamento delle Prefetture. Intanto l'Enel, dopo le difficoltà dell'anno scorso, schiererà mezzi di trasporto per i gruppi elettrogeni.La Protezione civile ha programmato anche una collaborazione con i gestori autostradali: in caso di necessità saranno i volontari a soccorrere gli automobilisti bloccati per strada. «Andremo a rifornirci di beni di prima necessità negli esercizi commerciali delle aree di sosta per quanto riguarda le tratte autostradali, e dei negozi locali per quanto concerne le altre strade». A pagare saranno i gestori stradali.IN TEMPO DI PACE. Tra novembre e dicembre si sono tenute 4 riunioni tra Protezione civile e tutti i presidenti di Provincia e sindaci abruzzesi. «La pianificazione è importante e il Piano di protezione civile degli enti dev'essere aggiornato con la mappa delle emergenze», spiega Liberatore.
TOCCA AI CITTADINI. I Piani di emergenza devono anche essere conosciuti: un dovere degli enti che devono pubblicizzarli ma anche delle persone che devono informarsi. «Perché dobbiamo pensare al cittadino solo come soggetto da soccorrere? Tutti devono sapere quali sono le procedure. Durante le ore di maltempo più forte occorre fare scorta degli alimenti, munirsi dei medicinali, procurarsi sale antighiaccio e un gruppo elettrogeno all'occorrenza, evitare di prendere l'auto e avvicinarsi alla città se si vive in una casa isolata in montagna», è l'appello di Liberatore e della Protezione civile. E gli autotrasportatori? «Devono evitare le strade chiuse o con difficile percorrenza. I Prefetti provvederanno da oggi a riunire i rispettivi Cov proprio per concordare il coordinamento dell'attività delle forze di polizia, senza escludere il divieto di transito sulle reti stradali e autostradali dei mezzi pesanti».
UOMINI E MEZZI. Sono 160 le organizzazioni di volontariato abruzzesi preallertate, settemila i volontari: la vera forza del sistema di Protezione civile. Il parco mezzi conta 120 fuoristrada, 20 grandi gruppi elettrogeni e 25 idrovore della Regione. L'Abruzzo è pronto.
Florindi (Città S. Angelo) è il primo sindaco a sospendere le lezioni nelle scuole. Lunedì le università restano chiuse
PESCARA L'allarme meteo diramato da Regione Abruzzo e prefetture è stato già recepito dai Comuni di Città Sant'Angelo e Rosciano, in provincia di Pescara, che ieri hanno comunicato di aver disposto con apposita ordinanza la chiusura delle scuole nei giorni di massima allerta. Il sindaco di Città Sant'Angelo, Gabriele Florindi, con ordinanza numero 12 firmata ieri mattina, ha disposto la sospensione delle attività didattiche per le giornate di lunedì 26 e martedì 27 febbraio, «a causa delle previste condizioni meteo avverse che potrebbero comportare rischi per la viabilità, dovuti a neve e gelo». Il sindaco di Rosciano, Alberto Secamiglio, con ordinanza numero 5 ha ordinato la chiusura delle scuole per il solo 26 febbraio, «"riservandosi di adottare ulteriori provvedimenti in relazione all'andamento meteorologico».Tutte le università abruzzesi hanno decisio di sospendere l'attività didattica - lezioni, esami e parziali, lunedì 26. L'ateneo di Teramo in tutte le sue sedi (Campus Coste Sant'Agostino, Piano D'Accio e Avezzano), mentre gli uffici amministrativi resteranno aperti. Idem l'Università d'Annunzio e in tutte le sedi dell'Università dell'Aquila, dove gli uffici amministrativi resteranno aperti.A Pescara il Comune sta monitorando la situazione e il sindaco Marco Alessandrini è in contatto con i primi cittadini di Montesilvano, Francesco Maragno, e Francavilla, Antonio Luciani, per eventuali provvedimenti sinergici di sospensione delle attività didattiche nel caso in cui le condizioni meteorologiche dovessero richiederlo. Sono previste, in particolare tra lunedì e martedì, nevicate a bassa quota e anche sulla costa. L'attenzione si è concentrata soprattutto sulla viabilità.