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Pescara, 24/07/2024
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Data: 24/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso il voto del 4 marzo - Da Chieti a Sulmona i programmi dei big. D’Alessandro punta sull’alta velocità. De Matteo scommette sulla Flat tax. Rotondi: «Una sfida tra Fi e M5S». Castricone e il nodo viabilità sicura

CHIETI Molti volti nuovi, alcune conferme, tutti in piena campagna elettorale. E' variegato il panorama dei candidati che si contendono un posto in Parlamento nel collegio uninominale Chieti-Sulmona così come nel proporzionale. Camillo D'Alessandro (Pd), che corre per la Camera, arriva dal Consiglio regionale. La sua agenda delle priorità è già fitta: «L'obiettivo è aprire in Parlamento una vertenza Abruzzo - dice - : col Masterplan abbiamo risolto le questioni porti e viabilità, ora bisogna lavorare per portare l'alta velocità sull'Adriatica e per custodire il miliardo e 350 milioni che il Governo ha già messo sulla ferrovia Roma Pescara. Inoltre dobbiamo aumentare la dotazione del fondo sanitario, più dotazione legata, ad esempio, al raggiungimento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Priorità è anche cambiare le norme che prevedono che il gettito della società autostrade vada all'Anas: noi dobbiamo fare in modo che quel gettito torni in Abruzzo sotto forma di calmierazione dei costi dei pedaggi». Dal Consiglio comunale di Chieti arriva Emilia De Matteo, assessore alle politiche sociali, in corsa per Forza Italia: «La prima cosa da fare, e sta nel nostro programma, è introdurre immediatamente la Flat tax - esordisce la De Matteo - perché porterà risolse alle famiglie e alle imprese che così potranno investire e assumere: solo così potremo rodare vita alla aree industriali della Val Pescara e della Valle Peligna ma anche sostenere le start up dei giovani. Molta attenzione va data soprattutto alle persone in difficoltà e alla sanità: penso alla rivalorizzazione dell'ospedale di Popoli e alla nascita del Dea di II livello a Chieti. Sarò la voce dei sindaci, delle zone interne che si sentono abbandonate e si stanno spopolando mentre ai borghi bisogna dare la possibilità di investire».
Va più sul politico Gianfranco Rotondi, una lunga esperienza anche come ministro alle spalle, che punta alla Camera con Forza Italia, e che del 4 marzo dice: «E' un referendum tra Forza Italia e Movimento 5 stelle, dove solo Fi entra nel cuore di un elettorato moderato: se i moderati non votano l'incarico andrà a Di Maio - dice Rotondi - serve fare quadrato intorno a Fi riportandola alla percentuale dei tempi migliori. Il buon governo, invece, è la medicina contro l'anti politica: se governeremo bene questa campagna rombante dell'antipolitica sarò solo un brutto ricordo». Dal Parlamento, dove è stato negli ultimi cinque anni, arriva Daniele Del Grosso, Movimento 5 stelle, schierato nell'uninominale: «Bisogna potenziare la ferrovia Pescara Roma e rilanciare il sistema agricolo dei nostri prodotti locali che sta a pezzi - attacca Del Grosso - II problema del collegamento con Roma non si risolve accorciando l'autostrada. Una delle priorità è prevenire e dunque potenziare i mezzi di soccorso per evitare che si ripetano tragedie, come l'anno scorso, e mettere mano alle bonifiche, a cominciare da Bussi perché sono le emergenze ambientali che allontanano i turisti».
Alla Camera è stato anche Antonio Castricone (Pd): «Le grandi questioni sono tre - spiega: favorire insediamenti produttivi in Val Pescara e nella Valle Peligna per generare occupazione e crescita, realizzare sulla Pescara-Sulmona, passando per Chieti, una mobilità sicura e moderna, salvaguardare non solo la presenza degli ospedali esistenti nel territorio, ma specializzarli affinchè possano dare risposte reali. E c'è Bussi: grazie anche ad un mio emendamento abbiamo trovato 50 milioni di euro per la bonifica: ora bisogna fare partire i lavori e vigilare che ci sia la bonifica anche degli altri terreni ma questo dipenderà dall'epilogo giudiziario della vicenda». Alessandro Marzoli (Pd) arriva dal Consiglio comunale di Chieti (3°nel proporzionale Camera): «La priorità è dare la possibilità alla generazione fra 18 e 35 anni, la più sfiduciata e che vorrei rappresentare in maniera particolare, dopo un periodo o scolastico e formativo, anche fuori regione o all'estero, di poter costruire in Abruzzo la propria vita - dice Marzoli. La tutela ambientale è l'altra priorità per garantire il rispetto del bene della salute mentre sul turismo dobbiamo puntare per avere una crescita dell'occupazione».

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