PESCARA Un parere a revisori dei conti di Tua, e a quelli della Regione Abruzzo, sul bando di concorso per l'assunzione di 70 persone alla società di trasporto pubblico abruzzese. Ad annunciarlo è il consigliere regionale di Fi, e presidente della commissione di vigilanza in Consiglio regionale, Mauro Febbo, che ci va giù duro con le critiche, tanto da destare l'immediata reazione del consigliere del Pd, Camillo D'Alessandro. «Una selezione pubblica per assumere oltre 70 figure di operai qualificati e ben 3 dirigenti all'interno di Tua», dice Febbo, «che arriva, guarda caso, a meno di trenta giorni delle consultazioni politiche 2018. Adesso viene addirittura fuori che per la figura dei meccanici chiedono un'esperienza lavorativa di soli 4 mesi dimostrabile con autocertificazione. Inoltre apprendiamo che per i meccanici, carrozzieri e gommisti, oltre ai requisiti generici e all'età minima di 18 anni, viene richiesto obbligatoriamente il possesso della patente D, per conseguire la quale occorre avere 24 anni. Non può essere che un'azienda in perdita di diversi milioni di euro si possa permettere di assumere 70 nuove unità, per una spesa complessiva di almeno 2,8 milioni di euro annui. Altrettanto forte la replica di D'Alessandro, che bolla Febbo come «un esponente della parte politica che portò Arpa spa alle soglie del fallimento, forse per venderla ai saldi di fine stagione ai privati pronti a comprarla. Stiamo parlando dello stesso centrodestra che con le 19 assunzioni di fine legislatura ha fatto saltare i conti di Sistema, portandola alla situazione attuale che è drammatica. Infine, i bandi di concorso non li scrive il Pd né i politici, ma l'azienda, nella sua autonomia. Se Febbo pensa il contrario, o possiede informazioni in merito a ingerenze della politica sul concorso, sporga denuncia o rischia di essere denunciato».