PESCARA C'è il deja-vu del confronto tra Antonella Allegrino (Pd) e Guerino Testa (Fratelli d'Italia), rivali a Pescara alle provinciali del 2009 vinte allora dall'esponente di centrodestra; c'è la corsa dell'onorevole Andrea Colletti per una riconferma (Movimento 5 Stelle) e c'è pure l'ambizione di Liberi e Uguali a ritagliarsi uno spazio a sinistra con Ivano Martelli. Sono solo alcuni dei competitor più accreditati in lizza al collegio 3 di Pescara per l'uninominale alla Camera. Una campagna elettorale sottotono, a ben vedere, con l'occhio di tanti rivolto al risultato che il Pd saprà cogliere: sfida che il governatore Luciano D'Alfonso ha raccolto gettandosi anima e corpo nella competizione, a dispetto dell'elezione al Senato per lui pressoché certa da capolista al proporzionale, per aiutare la squadra (al collegio 1 del proporzionale alla Camera c'è il suo delfino Camillo D'Alessandro) e presentarsi a Roma con una ricca dote di preferenze.
«Bisognerà capire se dopo questo voto il Renzismo sarà ancora vivo e attuale o se la leadership di Renzi sarà invece rimessa in discussione - commenta Ivano Martelli, candidato con Leu -. Se il Pd formerà il governo con Forza Italia è chiaro che saremo alternativi e critici e prevedo ripercussioni anche a livello locale. Se invece nel Pd si aprirà una riflessione, allora si può ragionare. Sono convinto che Leu sarà la vera sorpresa di queste elezioni in Abruzzo. E l'aver candidato al proporzionale alla Camera la calabrese Celeste Costantino anziché il pescarese Gianni Melilla non è stato percepito dalla base come un problema. Attorno a noi c'è entusiasmo, poi vedremo».
DIVISIONI
Ma anche la sinistra deve fare i conti con laceranti divisioni. Potere al Popolo, per voce del leader pescarese Maurizio Acerbo candidato da capolista nel proporzionale alla Camera, si considera «la vera forza di sinistra alternativa al Pd al quale Leu è invece complementare, visto che ci governa insieme. Noi siamo per un'alternativa programmatica a centrosinistra e centrodestra: in questa campagna elettorale si parla tanto di immigrazione, mentre sono spariti dal dibattito temi importanti quali il lavoro perduto e la sanità smantellata, la condizione di crisi del ceto medio, degli artigiani e dei commercianti, non si parla cioè delle vere emergenze sociali».
Antonella Allegrino al sociale guarda eccome, visto che è da sempre il filo conduttore della sua azione politica: «Punto sui contenuti del nostro programma e cioè il reddito d'inclusione, le politiche del lavoro e i contratti che lasciano filtrare una luce di speranza. Mi auguro un voto frutto di una riflessione profonda, sarebbe un peccato se venisse interrotto il percorso di riforme in atto». Lancia invece un forte appello agli indecisi Guerino Testa che Giorgia Meloni ha candidato alla Camera con Fratelli d'Italia: «Solo il centrodestra può evitare il caos del dopo voto e invito quanti sono orientati a disertare le urne o non hanno ancora certezza di chi votare a esercitare il diritto democratico del voto sostenendoci». Nel Movimento 5 Stelle c'è grande fiducia: «Rispetto a cinque anni fa siamo cresciuti tantissimo in Abruzzo - commenta il parlamentare uscente Andrea Colletti - e vedo la possibilità di vincere tutte le sfide all'uninominale, visto il clima positivo in tutti gli incontri con i cittadini. Possiamo davvero puntare al 40% ma molto dipenderà dal voto dei giovani. Considero il centrodestra il vero competitor, il Pd non reggerà - conclude - e siccome Berlusconi ha già fallito in passato, siamo noi gli unici credibili». L'uninominale per il Senato propone nel collegio 1 Pescara-Chieti il duello tra il sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli, della lista Civica popolare Lorenzin, e il pentastellato giornalista Primo Di Nicola. «Da quel che percepisco, la sfida vera sarà tra chi sceglie la persona e chi invece il partito. Sono molto più conosciuta dei miei competitor - è il commento della Chiavaroli -. La campagna elettorale sta andando bene, lo vedo dalle persone che incontro, la partita è aperta». Di Nicola sta vivendo «una campagna elettorale entusiasmante, soprattutto per l'interesse intorno al programma del Movimento 5 Stelle - ha commentato -. Nei posti di lavoro, nelle piazze, nei mercati i cittadini hanno manifestato tutta la loro rabbia per la vecchia politica. E la loro grande voglia di cambiare. M5S pone la propria candidatura alla guida del Paese con un progetto in grado di ridare slancio all'economia e di mettere mano ai disastri che centrodestra e centrosinistra ci hanno lasciato».