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Pescara, 24/07/2024
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Data: 25/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
«Cotir, Regione sorda anche sulle sentenze». Vasto: 14 tecnici riconosciuti dal tribunale come dipendenti pubblici. Sinimberghi (Cgil): è tutto fermo

VASTO Vertenza Cotir. La Regione nonostante una sentenza del tribunale di Vasto che gli impone il riconoscimento a 14 dipendenti assunti dopo un concorso lo status di dipendenti pubblici, continua a tacere. «Non solo. La Regione ha annullato senza fissare un'altra data l'incontro che era in programma con i sindacati il 19 febbraio», dice Ada Sinimberghi (Cgil). A questo punto i sindacati lanciano al governo regionale un ultimatum: «o si definisce una volta per tutte questa vicenda, annullando la mobilità dei lavoratori e prendendo atto di quanto disposto dal tribunale di Vasto, o passeremo a clamorose azioni», avvertono. I giudici in composizione collegiale: Anna Rosa Capuozzo, Stefania Izzi, e Prisca Picalarga, accogliendo le rimostranze di 14 lavoratori che hanno intentato una causa di lavoro contro la Regione invocando il riconoscimento giuridico della qualifica di "dipendenti pubblici", il 16 febbraio hanno invitato la Regione ad attivare tutte le procedure previste. I ricorrenti erano 14: Marilena Di Tullio, Elvio Nicolino Di Paolo, Armando Mammarella, Andrea Civitarese, Roberta Ruggiero, Sandra Mariani, Donato Antonio Civitella, Daniela Scardapane, Mario D'Ercole, Giovanni Fecondo, Laura De Francesco, Giovanni Ghianni, Tonino Di Paolo, Simona Velletri. I 14 tecnici grazie alla sentenza avrebbero dovuto ottenere la ricollocazione in un ente pubblico. Anche gli altri 13 dipendenti hanno maturato dei diritti che vanno rispettati. Gli avvocati Carmine Di Risio, Fabrizio Proietti, Luigi Cerchione, Olivia Mammarella Tosè, dopo aver prodotto le notifiche fatte al Dipartimento della funzione pubblica, nel corso dell'ultima udienza hanno rimarcato l'assurdità della vicenda. «Per amministrazioni pubbliche», si legge nel dispositivo dei giudici, «si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi istituti, scuole, Regioni, Province e Comuni e vanno applicate pertanto le regole dello Stato», ricordano i sindacati. «Ma la Regione è sorda e muta», dice la Simberghi a nome anche delle altre sigle sindacali. «Adesso la misura è colma». I lavoratori del Cotir oltretutto aspettano da 30 mesi lo stipendio. Il Cotir è stato messo in liquidazione a gennaio ma la situazione dei dipendenti è ancora tutta da definire.

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