PESCARA Attenti a dove mettete i piedi. E le ruote. Altro che Burian: sono bastati pochi giorni di pioggia neppure incessante e la città si ritrova a fare i conti con l'ennesimo sbriciolamento delle strade.Ieri mattina, i pescaresi si sono svegliati con una riviera nord ridotta a un colabrodo, come se fosse stata crivellata dal cielo. Ma in realtà nessuna zona è rimasta integra: Colli, Tiburtina, Adriatica sud, via del Circuito e via Ferrari, dove nella notte qualcuno ha sacrificato le borchie dell'auto. È stata sufficiente un'ondata di maltempo perché il tenero asfalto delle vie di mezza città cedesse di colpo, aprendo lo sguardo alle buche, a paesaggi lunari, a crateri disseminati lungo il percorso degli automobilisti. Chi è transitato sul lungomare, ha tentato invano la gimkana e in molti hanno protestato annunciando denunce nei confronti del Comune. Nella settimana che porta al voto, Pescara esibisce un biglietto da visita desolante, scivolando sulla manutenzione base, buona solo ad affrontare l'emergenza se è vero che già oggi - meteo permettendo - tre ditte dovrebbero rimediare con pezze d'asfalto.La neve non potrà che azzerare le già vulnerabili difese dei manti cittadini. Un cliché - la buca stradale da brutto tempo - al quale i pescaresi sono abituati, ma che non smorza la rabbia, pensando che molte di quelle strade sono già state oggetto di restyling ripetuti e costosi. Una beffa per i cittadini, una frustrazione per gli amministratori che appaltano interventi-tampone. Il vice sindaco Antonio Blasioli fa presente che il Comune non può accendere mutui. La ricognizione strada per strada effettuata a suo tempo ha presentato un conto vertiginoso: 30 milioni, se si vuole risolvere il problema una volta per tutte. Somma improponibile per le casse del Comune pescarese: la partita della manutenzione si gioca con un tesoretto di 3 milioni previsti nel piano triennale, ma dove confluiscono anche verde, scuole e immobili. Per l'asfalto, è inevitabile, restano le briciole.E meno male che per le periferie ci sono i finanziamenti del bando della presidenza del Consiglio. Quelli, sì, soldi destinati alle strade. Ma, aspettando tempi meno bui, oggi è tutta una rincorsa dietro buche che si riformano alla prima acqua. E un votarsi a qualche santo del sole: se piove, il Comune tappezza, tampona e si affida a ditte specializzate nei cosiddetti interventi a freddo, quelli di breve durata, che riparano la buca fino a quando le piogge successive la ripropongono. Quelli che garantiscono la massima sicurezza, gli interventi a caldo, sono previsti a inverno finito: a marzo è programmato il rifacimento dell'intero lungomare nord, dalla Madonnina a piazza Duca per 800mila euro, e lo stesso accadrà in viale Primo Vere. L'obiettivo è replicare i lavori azzeccati nel tratto di via del Circuito che va da piazza Pierangeli al ponte Capacchietti, in via dei Marsi e a San Donato, oggetti di un restyling profondo, la cosiddetta "scarifica asfalto".Scuole chiuse e Coc. Oggi e domani, tutte le scuole (nidi, infanzia, elementari, medie e superiori) resteranno chiuse, così come l'università, i cimiteri, i parchi, la Riserva dannunziana e gli impianti sportivi, stadio escluso. Il fiume si è ingrossato, ma è sotto controllo. Ieri sera, è stato attivato al comando di polizia municipale il Centro operativo comunale per gestire il maltempo di questi giorni. Il numero telefonico per le emergenze è 085/3737202. Lo sportello verbali della polizia municipale non farà servizio al pubblico, per disporre di personale in più sul territorio e per sorvegliare i caselli autostradali, come richiesto dalla prefettura. Le multe, fa sapere l'assessore Gianni Teodoro, potranno comunque essere pagate online o alle Poste.Nella città delle mille buche, l'invito del Comune è da prendere a cuore: «Raccomandiamo alla cittadinanza la massima prudenza negli spostamenti, prediligendo i mezzi pubblici e utilizzando le auto solo se necessario».