ROMA L'Italia dei treni si spezza in due perché dieci centimetri di neve a Roma bloccano gli scambi nella stazione più importante del paese, Termini. Ritardi fino a sette ore. Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, infuriato visto che la nevicata era ampiamente annunciata, scrive a Rfi (gruppo Ferrovie) per «individuare eventuali responsabili». E l'emergenza non è finita perché anche per oggi solo l'80 per cento dei treni dell'Alta Velocità sarà garantito e tutti, comunque, fermeranno a Tiburtina. Se avete un biglietto per l'Alta Velocità oggi informatevi bene sui siti di Trenitalia e Italo e comunque sappiate che è consigliabile partire da Tiburtina se siete a Roma. Si preannunciano gravi disagi anche per i pendolari: solo il 50 per cento dei treni regionali sarà garantito, anche in questo caso consigliabile verificare arrivi e partenze su viaggiatreno.it.
LA RESA
Ma torniamo alla Caporetto dei treni di ieri. Il caos comincia a Termini, ma poi si dilata a Tiburtina e nel resto d'Italia. Qualche centimetro di neve su Roma spazza via ogni speranza di viaggiare in treno per tutta Italia. Inutile fissare il tabellone delle partenze alla stazione Termini, la più grande d'Europa: alle 10 apparivano le partenze delle ore 8 che registravano ancora un paio di ore di ritardo. Ci impiegheranno oltre 29 ore ad arrivare da Reggio Calabria a Torino i passeggeri dell'Intercity Ic 794: a causa della neve su Roma il treno ha accumulato 9 ore di ritardo. E non è andata meglio neanche ai treni dell'Alta Velocità. Sette ore di ritardo per un Frecciarossa che doveva partire da Roma alle 9.20 e invece si è mosso soltanto alle 16. Le cause del disastro per un'emergenza neve annunciata da giorni per l'arrivo di Buran vengono spiegate tecnicamente: «Rimozione di ghiaccio e neve scaricati dal sottocassa dei treni nel percorrere i deviatoi e i guasto di un treno Italo tra Roma e Orte, lungo la linea Roma-Firenze», fanno sapere fonti di Trenitalia. Scambi ghiacciati in pratica, le cosiddette scaldiglie anticondensa in tilt, forse. Ma Italo ribatte: «Il guasto a un treno non può provocare un evento così grave: era già partito con tre ore di ritardo da Roma e il treno soccorritore da Termini è arrivato dopo due ore».
Anche oggi verranno cancellati 12 treni ad alta velocità di Italo che ha previsto rimborsi e indennizzi così come Trenitalia dopotutto. Ma il maltempo, in realtà, era annunciato e non giustifica la giornata d'inferno. Tanto che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto, su mandato del ministro Delrio, un dettagliato «rapporto in riferimento ai rilevanti ritardi registrati nella circolazione dei treni, nel nodo di Roma e nel Centro-nord del Paese». Per l'Alta Velocità, ad esempio, si sono accumulati ritardi in media di 150 minuti nei collegamenti Roma-Napoli. Per gli Intercity è stata disposta addirittura la cancellazione di tutti i collegamenti da e per Roma.
A mezzanotte c'erano ancora decine di persone in attesa a Termini. Tanto che Trenitalia stava valutando la possibilità di una loro sistemazione negli alberghi. Complessivamente sono stati tagliati il 20% dei treni a lunga percorrenza e il 70% dei treni del traffico regionale nel Lazio. Ritardi fino a 3 ore sulla tratta Roma-Formia (Latina) poi e i treni ad alta velocità provenienti da Nord e diretti a Napoli si fermavano a Tiburtina e non più a Termini, ma molti passeggeri non lo sapevano. È stato sospeso anche il Leonardo Express, il treno che porta all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino.
FROZEN
Tradotto: il caos per migliaia di viaggiatori in partenza, ressa alla fermata dei taxi introvabili, liti e spintoni per riuscire a salire a bordo dei pullman privati diretti all'aeroporto di Fiumicino. È rimasto bloccato in treno anche il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, che su Twitter scriveva: «Alle 11 sono arrivato a Termini per prendere un treno, sono le 16.40 e sono fermo a Firenze». La star Fiorello: «Fermi! 90 minuti di ritardo. Siamo ad una cinquantina di km da Roma il tempo è splendido. Qui dicono che tra qualche km inizia Frozen».
«Un’odissea da non credere per dieci centimetri di neve»
ROMA - «Dovevo partire alle 7.22 con un Frecciargento diretto a Reggio Calabria, alle 11 sono ancora in fila per avere informazioni: volevo andare a trovare la mia fidanzata, è impensabile che si fermi una stazione come Termini per pochi centimetri di neve». Eric Di Lodovico, 22 anni, ieri era furioso e come lui altre migliaia di passeggeri. «Non so come raggiungere l’aeroporto di Fiumicino - si sfogava Marco Brasile, che ha fatto l’autostop per arrivare a Termini dal quartiere Flaminio - ho il volo per Shanghai ma i treni Leonardo Express diretti in aeroporto sono soppressi, i taxi sono introvabili e i bus shuttle per Fiumicino sono presi d’assalto». Ieri si stava in fila quattro ore per ottenere qualche informazione sulla tragica situazione. «Con mia moglie rinunciamo a partire per Ancona - raccontava Marco Conte - dovevamo partire con il treno regionale veloce delle 13.35 per raggiungere nostra figlia che si deve laureare, è un disastro, la neve era annunciata e non capiamo come sia possibile che tutti i convogli siano bloccati». Il nostro treno diretto a Reggio Calabria ha un ritardo di 4 ore e nessuno ci dice che ne sarà di noi» lo sfogo di due fratelli a Roma per turismo, Domenico e Pietro Maria Giordano. Sconfitti dalla Capitale piombata dal caos anche molti stranieri. «Non so come raggiungere l’aeroporto, devo tornare a Barcellona» chiedeva aiuto disperata una ragazza spagnola, Anna del Valle. «Ho fatto la fila per due ore per avere un attestato di giustificazione, dovevo andare a Grosseto per un’udienza preliminare e ora non so come tornare a casa, all’Eur, non c’è nessun bus» il racconto di Paola V. avvocato.