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Pescara, 24/07/2024
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Data: 27/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Buran, poca neve e bus bloccati a Teramo. I consumatori: «Troppo allarme». Accessi minimi al pronto soccorso oggi temperature giù e timori per il gelo

Che Buran finora abbia fatto la sua comparsa in tono minore sul territorio provinciale, lo si può desumere anche dagli accessi al pronto soccorso del Mazzini che sono in pratica quasi inesistenti. Altrimenti per tutto il resto ci si è preparati per l'emergenza. Dal sale che non è mancato, alla frotta di uomini della protezione civile che sin dalle prime ore di ieri erano attivi lungo Corso S. Giorgio e su tutte le sue diramazioni.
IL GELO
Il problema ora è rappresentato dal gelo. «Non si prevedono accumuli nevosi di rilievo - dice il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino - , il vero problema è il ghiaccio, con il crollo delle temperature. Ci stiamo organizzando per garantire una adeguata copertura su tutta la rete partendo dalle aree dove ci sono indici di priorità: zone collinari e montane, accessi agli ospedali, tratti a alta percorrenza. Tutti i mezzi, anche quelli delle ditte private, sono su strada e monitorati attraverso il Gps controllato dalla sala operativa».
NEGOZI CHIUSI
Gli allarmi dei giorni precedenti hanno avuto l'effetto di rendere deserti centri commerciali, cinema e bar, creando un danno economico, visto che poi l'attesa sfuriata non si è concretizzata. «E' stata una nevicata tranquilla ma si è creato un clima di allarmismo esagerato», dice Pasquale Di Ferdinando, dell'associazione in difesa dei consumatori Robin Hood, che punta l'indice verso il servizio del trasporto pubblico locale che, almeno nelle prime ore del mattino, ha funzionato «a macchia di leopardo». In diversi si sono avviati a piedi nelle destinazioni finali per via di alcuni ritardi di bus al centro di Teramo. Sono stati 18 i treni regionali cancellati sulla tratta Teramo-Pescara.
Diversi attività commerciali sono rimaste chiuse in città, malgrado i pochi centimetri di neve. Qualche sussulto è stato originato da leggeri cumuli di neve caduti dai tetti sui passanti. Il piano neve ha funzionato: i maligni dicono meglio con il commissario che con i sindaci. Anche per oggi chiusi gli asile e le scuole del Comune. Esempio seguito in tanti comuni della provincia.

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