VASTO Trasporti e viabilità al collasso. Il "Comitato trasporti" diffida la Regione a intervenire ed annuncia una protesta che vedrà il coinvolgimento di studenti ed operai. Il Comitato richiama l'attenzione dei politici sulla situazione del trasporto pubblico nell'area del Vastese. «Le attenzioni alle necessità di questo territorio risultano da qualche decennio trascurate, in tema di trasporti e viabilità, ma non solo. Carenza di serietà e tradimento da parte della politica nei riguardi di cittadini che sono classificati da anni in zona retrocessione, che ogni giorno si trovano a dover fare i conti con una inefficiente offerta di servizi che talvolta sono così scadenti da aver oltrepassato abbondantemente ogni limite di sopportazione e tolleranza», si legge in una nota. I pendolari si ribellano e invocano il diritto a una mobilità sostenibile ed efficiente che sia funzionale alle esigenze della comunità vastese. «Non solo parole e promesse ma fatti. In alcune aree il servizio è inesistente, circolano autobus vecchi, rumorosi e sporchi dove ci piove dentro, non funzionano i sistemi di climatizzazione e riscaldamento, hanno sedili rotti, hanno infiltrazione di aria dai finestrini e dalle porte che spesso non si chiudono e necessitano di essere chiuse manualmente. E che dire poi dei livelli di sicurezza che sono garantiti da alcuni vettori che rendono possibile la circolazione di questi autobus?». Il Comitato denuncia l'assenza di controlli da parte dell'organo concedente i servizi. «Ciò fa sì che i pendolari e il personale impiegato sugli autobus debbano sopportare non solo la carenza dei comfort minimi necessari, ma anche carenze più gravi e pericolose con frequenti guasti tecnici. E che dire della circolazione di mezzi con gomme lisce e sistemi di ritenuta obbligatori non funzionanti», chiede il Comitato, invitando tutti i politici a utilizzare un autobus fra quelli che sono impiegati per il servizio dell'entroterra vastese. «Quanti politici hanno percorso la rete stradale o meglio le mulattiere del Vastese? Riteniamo nessuno di loro, salvo rare eccezioni nei periodi di campagna elettorale. I pendolari esistono e sono studenti e lavoratori. Ogni giorno i lavoratori di Vasto e San Salvo che lavorano alla Fiat o in altre aziende di Termoli sono costretti a utilizzare le proprie auto per raggiungere il posto di lavoro o San Salvo Marina, per utilizzare un servizio di trasporto scadente e non sufficiente a soddisfare la domanda. Le numerose istanze di questi lavoratori sono rimaste incredibilmente inascoltate dalla politica regionale, nonostante i numeri dimostrino che da soli essi garantirebbero l'istituzione di un servizio ad hoc», accusa il Comitato.