"I bus invecchiano, ma l'abbonamento ringiovanisce, aumentando annualmente. Le nostre tariffe si aggirano intorno ai 550 euro annuali e 65 mensili, servizi che non valgono nemmeno la metà di quello che paghiamo. Tratte studentesche vengono modificate per permettere il passaggio in luoghi dove l'utilizzo è pari a zero, mentre il disagio è pari a cento". L'ennesimo grido d'allarme di una quarantina di studenti del Vastese "che sembrano non avere voce in capitolo riguardo la questione dei trasporti" viene messo nero su bianco.
I disagi dei pendolari dell'entroterra sono quotidiani come i loro spostamenti per andare a scuola a Vasto. Appelli e proteste che si scontrano con "l'indifferenza generale: un argomento preso alla leggera, sottovalutando la preziosità dei collegamenti e dei trasporti in queste aree che rischiano di cadere nel dimenticatoio. Siamo noi, le zone interne, lasciate sole e divorate dal progresso che avanza giornamente.
Mezzi scadenti, problemi strutturali e meccanici contribuiscono a rendere anche più stressante il viaggio, soprattutto per chi percorre 100 chilometri giornalieri.
Sono passate generazioni di studenti su pullman che ancora oggi effettuano servizio, eppure sono ancora lì, in attesa di qualcuno che ribalti la situazione. I bus invecchiano, ma l'abbonamento ringiovanisce, aumentando annualmente. Le nostre tariffe si aggirano intorno ai 550 euro annuali e 65 mensili, servizi che non valgono nemmeno la metà di quello che paghiamo. Tratte studentesche vengono modificate per permettere il passaggio in luoghi dove l'utilizzo è pari a zero, mentre il disagio è pari a cento.
Autobus di linea che si trasformano in urbani, pronti a far salire fino all'ultimo passeggero, giusto per accaparrarsi qualche euro in più, mettendo in ginocchio chi ogni giorno viaggia per l'unico punto importante punto in questo discorso, l'istruzione. Ad oggi, ci troviamo nuovamente con le mani legate davanti all'ultimo malfunzionamento riscontrato. Non siamo gli unici, una catena che porta con sé molte problematiche: ogni qualvolta il bus si danneggia, siamo costretti ad attendere quello degli operai. Situazioni pessime, che possono mettere a repentaglio la vita di chi ogni giorno usufruisce di questi servizi. Viaggiamo in ambienti non idonei per lo spostamento, eppure tutti fanno i vaghi, chiudendo gli occhi ad una realtà che non è delle migliori. Voci di corridoio gridano 'vandalismo', un'opinione con diverse sfaccettature, tuttavia non siamo né i primi, né gli ultimi ad utilizzare questo servizio, quindi pretendiamo un ambiente accogliente e confortevole.
Propensi al cambiamento e determinati a non gettare la spugna, chiediamo un immediato intervento da chi di dovere in questa storia. Cambiare le carte in tavola è possibile, servono le persone giuste. Vogliamo apportare modifiche affinché il servizio torni nella norma e per darlo ci appelliamo agli uffici regionali, che gestiscono i suddetti servizi. Riponiamo la speranza in un futuro migliore".