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Pescara, 24/07/2024
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Data: 27/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
In cinque anni restituiti 627mila euro ai cittadini. È questa la cifra che il M5S Abruzzo ha restituito ai cittadini abruzzesi, rinunciando a parte delle indennità, rendicontando le spese sostenute e restituendo i rimborsi non utilizzati

PESCARA Oltre 627 mila euro restituiti in 4 anni da 5 consiglieri regionali. È questa la cifra che il M5S Abruzzo ha restituito ai cittadini abruzzesi, rinunciando a parte delle indennità, rendicontando le spese sostenute e restituendo i rimborsi non utilizzati. In media, 31mila euro l'anno ciascuno. «Tagliare i costi della politica è una scelta di buon senso» commentano Sara Marcozzi, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari, Gianluca Ranieri e Pietro Smargiassi. «Per farlo non abbiamo avuto bisogno di una legge che ce lo imponesse, ma solo il senso di responsabilità verso i cittadini con i quali abbiamo preso un impegno nella campagna elettorale del 2014. Un impegno, che abbiamo onorato sin dal primo giorno e grazie al quale ad oggi abbiamo finanziato oltre 70 aziende della regione con il Microcredito Abruzzo, abbiamo donato una turbina spalaneve (costata 220.000 euro) alla protezione civile regionale e abbiamo dato vita al contest di idee per giovani studenti in progettazione, Riscattiamo Bussi».Sono orgogliosi i consiglieri regionali del M5S. «Continuamente si sentono promesse propagandistiche sul taglio dei costi, ma finora l'unica forza politica ad averlo fatto concretamente e solo in virtù di un patto non scritto è stata quella del M5S. Questo è un fatto! L'abbassamento dei costi della politica è un punto cardine della nostra azione istituzionale. Siamo la prova vivente che si può attuare un risparmio sostanzioso di soldi pubblici: questa è la cifra che abbiamo risparmiato in 5 consiglieri in solo 3 anni e mezzo, pensate a quanto avrebbe potuto risparmiare Regione Abruzzo se tutti avessero fatto come noi». I pentastellati pongono l'accento sulla circostanza che «gli altri consiglieri di centro destra e centro sinistra non hanno avuto la forza di rinunciare ai loro stipendi, e hanno affossato in commissione la proposta di legge a prima firma Marcozzi che avrebbe potuto trasformare il gesto di buon senso del M5S in legge per tutto il Consiglio abruzzese, per questo governo e per quelli che verranno. Con l'approvazione della nostra legge sul taglio degli stipendi, infatti, la Regione avrebbe potuto risparmiare ben 23 milioni di euro in 5 anni. Stesso destino ha avuto la proposta sull'abolizione del doppio vitalizio per gli ex consiglieri regionali che avrebbe consentito un risparmio annuo di 500mila Euro. Se con i primi 133mila euro il M5S è riuscito a finanziare, fin'ora, oltre 70 aziende, pensate cosa si sarebbe potuto fare per il lavoro degli abruzzesi, o per altre necessità della regione, con oltre 25milioni di euro. Eppure il candidato presidente Luciano D'Alfonso aveva promesso di adeguare gli stipendi a quelli dei sindaci delle grandi città. Promessa, evidentemente, non mantenuta». (c.s.)

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