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Pescara, 24/07/2024
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Data: 27/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Guerra dei numeri Forza Italia-D'Alfonso «I soldi per le dighe? Sono fantamilioni»

PESCARA È ormai una guerra dei numeri quella che a pochi giorni dal voto vede fronteggiarsi il governatore Luciano D'Alfonso e i due consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, pronti a rintuzzare l'avversario su ogni annuncio che riguarda il trasferimento di nuove risorse sul territorio. L'ultimo caso è scoppiato quando Camillo D'Alessandro, coordinatore della maggioranza in Regione (anche lui candidato nelle liste del Pd) ha informato che c'è una importante novità tra le opere strategiche finanziate con il Fondo per lo sviluppo e coesione (Fsc): risorse aggiuntive per 1,6 milioni ottenute dal ministero dei Trasporti per la messa in sicurezza sismica delle dighe abruzzesi. Lo stanziamento andrebbe ad aggiungersi ai 40 milioni già erogati per completare l'armatura infrastrutturale regionale: tratte ferroviarie, porti, impianti turistici, sicurezza sismica. Ma per Febbo e Sospiri siamo ancora una volta ai «fantamilioni» dispensati in campagna elettorale e privi delle necessarie pezze d'appoggio.
I due parlano infatti di «nuova presa in giro» ai danni dell'opinione pubblica, visto che la delibera di giunta regionale del 20 febbraio scorso sarebbe priva di firme e pareri da parte del dirigente e del responsabile dell'ufficio. Cose già viste, osservano i due oppositori, con riferimento alla delibera sugli ospedali del 24 gennaio scorso, anche questa «sprovvista del corredo autorizzativo necessario per poter affrontare il prossimo tavolo nazionale di monitoraggio sulla sanità». Così, anche i 40 milioni annunciati per le opere infrastrutturali sarebbero «solo nella narrazione fantastica del governatore D'Alfonso», visto che tutto si ridurrebbe a una comunicazione per le vie brevi con cui un ex componente della struttura tecnica del ministero avrebbe fornito assicurazioni sullo stanziamento delle risorse richieste, mentre non c'è traccia della conseguente delibera Cipe che avrebbe dovuto trovare pubblicazione il 22 febbraio. «Atto al momento inesistente - sottolineano ancora i due - per il semplice fatto che il Cipe non si è mai riunito per trattare questo argomento». Febbo e Sospiri fanno quindi un bel salto in avanti (o nell'urna) intravedendo nell'immediato futuro dell'attuale ministro Graziano Delrio il ruolo di parlamentare di opposizione: «Per questo abbiamo inviato una nota dettagliata al presidente Berlusconi, che fra sette giorni sarà chiamato a condividere la responsabilità del nuovo governo della Nazione, affinché assicuri che le risorse necessarie per queste e altre opere ci siano davvero e non a chiacchiere».

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