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Pescara, 24/07/2024
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Data: 01/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Fusione Ama-Tua, tempo scaduto. In commissione passa l'allungamento del contratto tra azienda e Comune. Lo spettro delle Regionali

L'AQUILA La commissione consiliare Bilancio ha approvato una delibera di giunta contenente un atto di indirizzo che propone di estendere fino al 31 dicembre 2027 la proroga del contratto di servizio tra il Comune e l'Ama, in scadenza a fine 2018. La proroga è considerata propedeutica alla fusione tra l'azienda e Tua, la società del trasporto pubblico regionale. Il provvedimento, che ora dovrà approdare in consiglio, non è stato votato, però, dall'opposizione, che l'ha definito un atto inutile: «Perché non approvare direttamente la proroga, visto che ci sono anche le coperture finanziarie in bilancio?». Qualche perplessità per quello che è sembrato solo un atto dilatorio è serpeggiata, a dire il vero, anche tra la maggioranza. Soddisfatta, comunque, l'assessore Carla Mannetti, secondo la quale la fusione produrrà una razionalizzazione del servizio e soprattutto notevoli risparmi di spesa. Su richiesta della Regione, ha detto Mannetti, il Comune sta redigendo anche una perizia asseverata sul valore di Ama. L'azienda, in questo momento, incassa circa 9 milioni di contributi pubblici, tra fondi comunali e regionali. Per il resto, però, non è messa benissimo: non fa utili, ha un parco macchine vecchio e ricava pochissimo dalla vendita di biglietti e abbonamenti (all'Aquila, dopo il terremoto, è diminuito di molto il numero di persone che si sposta con gli autobus). Un contratto di servizio blindato della durata di dieci anni servirebbe, pertanto, a renderla più "appetibile" nell'ottica della fusione. L'ultima parola, però, spetta alla Regione. Anche se, arrivati a questo punto, sono in molti, in primis i sindacati, a chiedersi se a Palazzo Silone, e anche in consiglio, ci sia ancora la volontà di andare fino in fondo. La giunta si era impegnata a portare la legge in aula entro la fine del 2018, ma vista l'ormai probabile fine anticipata della legislatura, in caso di elezione di D'Alfonso e D'Alessandro (delegato ai Trasporti, anche lui candidato), l'impressione è che il tempo sia quasi, se non irrimediabilmente, scaduto.

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