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Pescara, 24/07/2024
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Data: 02/03/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Dossier, accuse, veleni Teramo alle urne in un clima di tensione

TERAMO Nell'ultimo scorcio di campagna elettorale, i candidati teramani alla Camera, nel collegio uninominale, hanno alzato i toni dello scontro. Sandro Mariani, classe 1982, consigliere regionale e capogruppo del Pd ha lanciato un invito agli altri suoi competitor sul territorio ad un confronto diretto su temi e programmi. Confronto che, ad oggi, non è ancora avvenuto e che Mariani continua ad invocare a gran voce. «Sono sempre disponibile, ad ogni ora e in ogni luogo che loro vorranno indicarmi». Intanto, però Mariani ha annunciato querela contro Fabio Berardini, ex consigliere comunale teramano pentastellato che, insieme ad Antonio Zennaro, è candidato al Collegio uninominale, perché, in un post su Facebook, ha messo in dubbio la sua laurea, basandosi su un vecchio curriculum vitae. «In perfetto stile pentastellato, Berardini è costretto a dichiarare la propria esistenza in vita politica, tramite il solito e rodato meccanismo delle fake news afferma Mariani - generando illazioni a detrimento degli avversari, non potendo del resto aggrapparsi ad alcun fatto compiuto per la città ed il territorio di Teramo».
Mentre Mariani definisce Berardini un «leone da tastiera», l'ex consigliere comunale, classe 1991, invita il consigliere regionale a dire cosa ha fatto per il suo territorio in questi anni «anziché minacciare «fantasiose querele» e getta benzina sul fuoco elencando le nomine fiduciarie di Mariani, come quella alla presidenza del Bim di uno dei cuoi collaboratori, Moreno Fieni e del Commissario dell'Ater di Teramo Nicola Salini. Zennaro, 34 anni, nato in Veneto ma residente da qualche anno a Tortoreto insieme alla famiglia, è stato invece oggetto di un dossier pubblicato da alcuni blog che definisce «un disperato tentativo di attaccare la mia persona e il mio lavoro, una manovra per colpire la mia credibilità con collegamenti pretestuosi del tutto non pertinenti con la mia candidatura alle politiche».
Per Zennaro «Mariani rappresenta la continuazione della vecchia politica. Il confronto vero l'ho fatto tra la gente che chiede un cambiamento reale. E comunque il candidato Mariani ha avuto le sue occasioni di incontro diretto, sia presso la sede della Cna di Teramo che all'Ance, dove siamo stati invitati a dibattere su idee e proposte importanti per il nostro territorio e per le imprese. Unica vera assente la mia avversaria, Lucrezia Rasicci». La candidata del centrodestra, 26 anni, che fino a poco tempo fa era sconosciuta al mondo politico locale, è figlia d arte (suo padre, Renato Rasicci, è stato vicepresidente della Provincia di Teramo. «Tutti gli indicatori ormai hanno chiarito qual è lo scontro reale che ci sarà domenica nelle urne di Teramo e provincia - afferma-. Quello tra le forze della ricostruzione e della rivoluzione del buon senso, che sono rappresentante dalla mia candidatura e dalla mia coalizione, opposte alla demagogia dei 5 Stelle che fa leva solo su una rabbia comprensibile, ma sterile e che ovviamente non potrà portare a nulla di buono per il nostro territorio e per la nostra gente, viste anche le figure che sono state scelte e catapultate da lontano, in totale spregio del proprio elettorato».

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