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Pescara, 24/07/2024
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Data: 02/03/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Cialente, veleno su Bertolaso

Non poteva che scoccare un dardo avvelenato contro il centrodestra e Guido Bertolaso (asso nella manica di Forza Italia visto che oggi sarà all'Aquila) Massimo Cialente che ieri ha chiuso la campagna elettorale in allegria all'Ance con le colleghe Stefania Pezzopane e Lorenza Panei grazie alla partecipazione di Nduccio. Un asso nella manica che Cialente ha cercato di neutralizzare attraverso la rimembranza della Ordinanza «svuota-L'Aquila» del 4 maggio 2009 «che egli (Bertolaso) ricorda Cialente - firmò con Berlusconi e con il parere positivo di Gianni Chiodi. Quella che avrebbe ucciso L'Aquila, la prima terapia scelta, ridurci a 20.000 abitanti, con trasferimento di uffici statali regionali, Università e reparti specialistici ospedalieri in altre città vicine con il trasferimento dei dipendenti in base prioritaria al danno riportato dalle abitazioni. Se andate sul sito della Protezione civile, trovate il numero dell'ordinanza, che fu annullata, ma non il testo. Lo hanno segretato. Se leggerete quella del 6 Maggio, la numero 3773 troverete che l'ultimo articolo dice appunto che la presente Opcm annulla la precedente del 4 Maggio. Spero che qualcuno degli aquilani del centrodestra chieda a Bertolaso di parlarne, di spiegare quella vergogna. Vi assicuro che quelle ore drammatiche della notte del 5 maggio se le ricorda bene. Con quello che fui costretto a fare gli sono certamente rimaste impresse nella memoria. Non facciamoci imbrogliare ancora». Il balzo da sindaco barricadero del 2009 a candidato al Senato 2018, non è stato facile. Ieri chiusura della campagna elettorale del Pd all'Ance al tavolo dei relatori dell'Ance la solita squadra: Cialente, Pezzopane, Panei, il segretario del partito Stefano Albano e, a grande richiesta il presidente della Regione Luciano D'Alfonso che si vede già ministro («determinare un chilometro zero fra il governo e la Regione»), magari con Gentiloni premier e un passaggio del testimone alla Regione per Giovanni Legnini: «Uno dei migliori ha detto D'Alfonso anche perché non ha neanche un nemico. Lascio in Abruzzo oltre 2 miliardi di risorse, 27 miliardi di euro in Pil, 129 mila imprese e 2 mila brevetti annuali. Una eredità al migliore che saprà fare sintesi. Mai così tanto era stato concepito in così poco tempo». D'Alfonso ha parlato anche dei 1.300 ettari della zona economica speciale a favore degli imprenditori. Nel suo appello al voto, Cialente non ha chiesto il voto utile, ma il voto ragionato. «Noi ci siamo sempre stati e ci saremo sempre ha detto - . La candidata Cinque stelle è la figura sbiadita della Blundo; Quagliariello invece è come la cometa di Halley». «Forse D'Alfonso avrebbe dovuto dire che qualcosa avremmo potuto fare meglio. É così che si convincono gli indecisi», ha detto la Panei. «Abbiamo fatto errori, ma è anche vero che il Paese ha avuto una crisi drammatica».

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