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Pescara, 24/07/2024
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Data: 02/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
La città di Teramo rischia di perdere 4,6 milioni. In bilico i fondi dell'Unione europea da destinare alla riqualificazione dell'edificio e all'acquisto di bus elettrici

TERAMO Il Comune rischia di perdere 4,6 milioni di euro. Si tratta dei fondi europei che, tramite la Regione, sono destinati al recupero del mercato coperto, all'ammodernamento del parco automezzi del trasporto pubblico, con nuovi bus elettrici per incentivare la mobilità sostenibile, e alla diffusione della banda ultra larga per internet. Qualche giorno fa, negli uffici regionali di Pescara si è tenuta una riunione tra gli enti interessati all'operazione, per definire i dettagli della procedura di assegnazione delle risorse. Questa dovrà essere perfezionata tramite la firma di una convenzione tra la Regione e i comuni capoluogo che beneficeranno delle somme disponibili. Pescara, l'Aquila e Chieti, che erano presenti all'incontro della settimana scorsa, a quanto pare hanno già adempiuto alla formalità richiesta, per cui a breve incasseranno una prima parte del finanziamento che corrisponde al 40% del totale assegnato ai rispettivi progetti. Teramo, invece, è ancora ferma al palo. Nessun rappresentante dell'ente si è presentato alla riunione pescarese e dunque c'è il pericolo che il sostanzioso finanziamento svanisca. Sarà questa la conseguenza inevitabile della mancata sottoscrizione dell'intesa con la Regione richiesta al Comune a stretto giro. I 4,6 milioni lasciati sul tavolo da Teramo a quel punto verrebbero ripartiti in parti uguali tra gli altri capoluoghi di provincia che dunque trarrebbero un ulteriore vantaggio dall'eventuale non completamento della procedura da parte dell'ente. Sulla questione interviene l'ex sindaco Maurizio Brucchi che insieme alla sua amministrazione ha istruito e seguito la pratica per lo stanziamento dei fondi, rientranti nel programma Por-Fers dell'Unione europea, prima di essere costretto ad abbandonare il proprio ufficio per il venir meno della maggioranza con cui era stato eletto. «Spero che l'assenza alla riunione in Regione sia stata solo occasione, dovuta a una svista», premette, «la città non può permettersi di perdere un finanziamento così importante». L'ex primo cittadino ricorda il lavoro fatto da lui e dalla giunta decaduta per portare a compimento l'operazione. «Abbiamo stilato un progetto avviando una collaborazione con l'università dell'Aquila, non dando incarichi ad personam come sostenne qualcuno in quel periodo», tiene a precisare Brucchi, «la nostra proposta è stata discussa a lungo con la Regione nel corso di vari incontri durante i quali abbiamo definito gli interventi da realizzare con i fondi disponibili». L'ex sindaco ricorda anche che, prima della sua defenestrazione, in giunta erano state approvate le linee guida del progetto che ruota intorno alla riqualificazione del mercato coperto di piazza Verdi da trasformare in uno spazio culturale e di promozione dei prodotti tipici. «Se non si dovesse firmare la convenzione e il finanziamento disponibile andasse perduto», fa rilevare l'ex primo cittadino, «per la città sarebbe un danno enorme, oltre che una beffa per tutto il lavoro preparatorio fatto». Brucchi, dunque, auspica che il commissario Luigi Pizzi, a cui è affidata la guida del Comune dopo la caduta dell'amministrazione, tenga d'occhio il calendario e non faccia scadere il termine entro cui perfezionare l'accordo con la Regione e incassare i 4,6 milioni.

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