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Pescara, 24/07/2024
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Data: 03/03/2018
Testata giornalistica: Prima da Noi
Stazione ferroviaria di Pescara, «freddo siberiano, anche senza tetto la evitano». Federconsumatori ricorda che il regolamento Europeo impone zone riscaldate per passeggeri

PESCARA. In molte città italiane i senza dimora spesso cercano e trovano rifugio nelle stazioni ferroviarie per superare l'inverno. Succede anche quest'anno. Anche in questi giorni.

A Pescara, invece, succede il contrario. Come fa notare l’Osservatorio sulla Mobilità di Federconsumatori Abruzzo i senza dimora, in città, preferiscono stare al freddo rigido dell'esterno, anziché al freddo siberiano dell'interno della stazione.

Mentre i passeggeri in arrivo e partenza non possono evitare il freddo Negli spazi utilizzati per l'attesa, presso le biglietterie, le edicole o il bar. Loro in quegli spazi debbono almeno transitare, se vogliono raggiungere i treni.

«Anche le “sale di attesa” temporanee collocate tra il secondo e il terzo binario non conoscono nessun tipo di riscaldamento», denuncia l’associazione, secondo cui tutto lo spazio fruibile dai clienti delle ferrovie di Pescara «deve essere vissuto come una specie di punizione. Si deve pagare il prezzo per aver scelto un mezzo di trasporto pubblico, e sperimentare perciò il grado di resistenza alle temperature glaciali».


Qualcuno sperava che dopo quasi due anni di lavori in stazione qualcosa potesse cambiare dal punto di vista del riscaldamento. In realtà l'unica modifica realizzata in itinere è stata l'installazione di un paio di “candele a raggi infrarossi”, che hanno una funzione estetica più che termica.

Eppure il Regolamento Europeo, ricorda Federconsumatori, prevede l'obbligo dei gestori del trasporto ferroviario di consentire la fruizione di spazi riscaldati ai passeggeri dei treni.

«Vale per tutti, ma non per i passeggeri in partenza o in arrivo nella stazione di Pescara», chiude l’associazione. «E' triste dover ammettere che le ferrovie non solo non sono in grado di evitare la formazione del ghiaccio negli scambi dei binari, ma forse neanche di evitare di trasformare in ghiaccioli i passeggeri in transito nella stazione di Pescara centrale».

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