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Pescara, 24/07/2024
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Data: 04/03/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Un milione di abruzzesi ai seggi, per 12mila è la prima volta

L'AQUILA Stesso numero di parlamentari da eleggere, 21; il destino non solo della quadratura romana, ma anche della Regione, visto il diretto coinvolgimento del governatore Luciano D'Alfonso che potrebbe portare a elezioni anticipate a palazzo dell'Emiciclo; una battaglia interessante sotto il profilo politico, per capire se anche qui, come si profila nel resto del Paese, ci sarà l'attesa spaccatura in tre blocchi, voto più, voto meno. Sono questi i temi principali della tornata elettorale che si aprirà e chiuderà oggi. Poi il voto, dalle 7 alle 23.
In totale alle urne saranno chiamati oltre un milione di abruzzesi, per l'esattezza 1.045.163. Divisi quasi a metà: 506.164 uomini e 538.999 donne. Così ripartiti: 311.514 a Chieti (150.807 uomini e 160.707 donne), 236.409 all'Aquila (115.513 uomini e 120.896 donne), 254.805 a Pescara (121.887 uomini e 132.918 donne) e infine 242.435 a Teramo (117.957 uomini e 124.478 donne). Una curiosità: c'è una leggera flessione degli aventi diritto al voto rispetto all'ultima tornata comparabile, quella del 2013: allora erano 1.067.304. Anche le sezioni elettorali sono in leggerissimo calo: erano 1.644 cinque anni fa (si votò il 24 e il 25 febbraio), oggi sono 1.639: 462 a Chieti, 395 a Pescara, 409 all'Aquila, 373 a Teramo. Degli aventi diritto di oggi, 964.353 saranno chiamati ad esprimere la preferenza solo per il Senato. Voteranno per la prima volta 12.567 giovani, di cui 6.434 ragazzo e 6.133 ragazze. Sarà interessante in questo contesto capire a quanto si attesterà l'affluenza: nel 2013 si registrò il 75,92%, rispetto all'80,95% della tornata ancora precedente, nel 2008.
L'altra novità importante riguarda il ritorno ai collegi, dopo che nel 2013 si era votato, sia per Camera che Senato, con il collegio unico regionale, in un sistema squisitamente proporzionale a listini bloccati, senza preferenze. Oggi il meccanismo è misto, proporzionale-maggioritario. Quattordici deputati andranno alla Camera, sette senatori a palazzo Madama. Alla Camera cinque eletti arriveranno dagli altrettanti collegi uninominali: L'Aquila, Marsica, Alto Sangro; quasi tutta la provincia di Teramo; quasi tutta la provincia di Pescara e con Silvi; Chieti e i comuni vicini dell'interno, comuni pescaresi interni (Popoli, Bussi), Valle Peligna con Sulmona e Scanno; comuni chietini della costa, Francavilla, Vasto, Ortona, San Salvo, e dell'interno, Lanciano, Atessa. Nove dai collegi proporzionali: L'Aquila-Teramo (4) e Chieti-Pescara (5). Per quanto riguarda il Senato, invece, due saranno eletti dai collegi uninominali (province di Chieti e Pescara con l'aggiunta di Silvi e Valle Peligna; province di L'Aquila e Teramo ad esclusione di Valle Peligna e Silvi) e cinque dal listino proporzionale unico regionale. Per quanto concerne il voto, ci saranno due schede: per la Camera rosa, per il Senato gialla. Tutte hanno un tagliando antifrode. Ogni scheda ha il nome e cognome del candidato nel collegio uninominale, mentre nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti è riportato il simbolo della lista o delle liste collegate al candidato uninominale. L'elettore potrà apporre un segno sulla lista prescelta votando così in automatico il candidato uninominale collegato.

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