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Pescara, 24/07/2024
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Data: 06/03/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il voto a Chieti - Del Grosso trionfa. Abruzzo al Governo «Ci pensiamo noi». Secondo mandato in Parlamento e sbanca pure nel feudo di D’Alfonso. Di Stefano: centrodestra senza regia e candidature decise solo al fotofinish. Castaldi: «Percentuali incredibili» Di Giuseppantonio: «Ripartiremo»

CHIETI «Altro che D'Alfonso, che voleva portare l'Abruzzo al governo: ce lo portiamo noi qualcuno al governo del Paese, perché siamo una squadra numerosa, tutta della stessa forza politica». Daniele Del Grosso, con il Movimento 5 stelle, è il vero trionfatore perché nel collegio uninominale Chieti-Sulmona, (dove ha rischiato persino di non correre dopo essere arrivato terzo alle parlamentarie), veniva dato praticamente testa a testa con la candidata del centrodestra Emilia De Matteo.
Del Grosso, 37 anni, sposato, una figlia, allievo pilota di Canadair prima di entrare a tempo pieno in politica, nato a Chieti ma da qualche anno abita a Villareia, torna dunque in Parlamento per un secondo mandato con 54.850 voti pari al 41,15%. Ha sbancato persino nella roccaforte di Luciano D'Alfonso, a Lettomanoppello, dove a ottenuto il 42,99 dei voti, mentre a Manoppello ha sfondato il muro del 50%. La De Matteo si è complessivamente fermata a 45.625 voti pari al 34,22% mentre Antonio Castricone (Pd), parlamentare uscente, ha racimolato il 17,46%. «Assolutamente non me lo aspettavo- confessa Del Grosso dopo aver trascorso una notte praticamente in bianco. Sapevo che giravamo alla pari con la De Matteo, sono rimasto un po' sorpreso anch'io del risultato. Ci ha fatto da guida il Senato, non mi aspettavo che il dato del Senato potesse essere simile a quello della Camera». Un abruzzese dei 5 stelle al Governo, dunque? Presto per dirlo ma i numeri ci sono? «Non mi azzardo a fare nomi- dice ancora Del Grosso - basta che al Governo c'è chi porta avanti le istanze dell'Abruzzo. Oggi le priorità si chiamano occupazione e ambiente: penso al reddito di cittadinanza, per il quale abbiamo trovato una copertura di 15 miliardi di euro e ai 2 miliardi per i Centri per l'impiego che sono senza risorse umane e senza offerte di lavoro. Per quanto riguarda l'ambiente bisogna partire dalla bonifica di Bussi e così via».

«QUALCOSA DI POSITIVO»
Sconfitta ma serena la De Matteo, assessore alle politiche sociali del Comune di Chieti: «Ho affrontato questa campagna elettorale con determinazione e serietà - commenta -una campagna che sapevamo essere difficile e che mi ha permesso di conoscere amministratori e persone di altissimo valore, perché c'è sempre qualcosa di positivo in tutto». Il grande escluso, il deputato uscente Fabrizio Di Stefano, (Fi), pensa anche alle prossime regionali non prima di aver evidenziato che «quando la campagna elettorale si polarizza su candidati forti sui territorio, anche l'effetto mediatico dei 5 stelle viene frenato». E poi l'affondo: «Il centro destra è arrivato a quest'appuntamento sparpagliato, senza una regia e all'ultimo momento con le candidature scelte per l'uninominale. A maggior ragione, senza candidati forti, dal presidente alle liste, e senza essere accompagnati da una ritorno della politica fra la gente per troppo tempo dimenticata, si può andare incontro ad un'altra debacle». Parla di sonora batosta Chiara Zappalorto, capogruppo del Pd al Comune di Chieti, e su Facebook ha scritto: «Leggo commenti assurdi da parte di alcuni esponenti del Pd. Consiglio al mio partito di ritirarsi in riflessione. E soprattutto di anteporre l'umiltà a qualsiasi tipo di analisi». L'esito delle politiche non avrà ricadute sull'amministrazione: per il sindaco Umberto Di Primio è tuttavia necessaria un'analisi serena ma severa «per capire cosa correggere» anche se poi ammette che «non era possibile fare molto di più e resta il dispiacere per non aver fato eleggere la De Matteo, una persona che lo meritava». E guarda alle regionali: «Li aspetto - dice il sindaco riferendosi ai grillini - quando le elezioni si faranno sulle persone e non sui fantasmi».

Castaldi: «Percentuali incredibili» Di Giuseppantonio: «Ripartiremo»

LANCIANO Praticamente non c'è stata partita nel collegio uninominale Vasto-Lanciano-Ortona. Il candidato del M5S, Carmela Grippa, ha vinto con notevole margine nei tre comuni più grandi, e in quasi tutti quelli minori, arrivando a quota 42.97%. Segue Enrico Di Giuseppantonio, centro destra, 33.40%. Al terzo posto, Marusca Miscia, centro sinistra, con il 16.99%. Dopo i primi tre, gli altri candidati hanno ottenuto percentuali molto base. E se il discorso si allarga alla Camera e al Senato, lo scenario non cambia. Il M5S ha mietuto voti dappertutto, spesso con super distacchi. Un buon risultato l'ha ottenuto pure la Lega, in più comuni sul 14-15 per cento, mentre in forte calo Pd e Forza Italia, che mediamente hanno perso attorno agli 8 punti. E' di Vasto, come la Grippa, anche l'altro eletto del territorio: si tratta di un riconferma, quella di Gianluca Castaldi, al Senato per il proporzionale del collegio Chieti-Pescara. «Siamo felicissimi dice Castaldi abbiamo ottenuto percentuali incredibili, ora pensiamo al cambiamento, a dare una svolta al Paese, noi abbiamo idee ben precise, ma siamo aperti al confronto». Con i ricalcoli nazionali dei resti potrebbe essere eletto anche Camillo D'Alessandro, di Arielli, assessore regionale, nel proporzionale alla Camera Chieti-Pescara. Carmela Grippa, 45 anni, impiegata in una ditta di logistica a Vasto, ieri non ha commentato la vittoria. Prima del voto aveva risposto a alcune domande del Messaggero, sottolineando di aver aderito al 5Stelle «perché è l'unica forza politica credibile; l'unica che ha un programma chiaro e la libertà per metterlo in pratica». Enrico di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia non nasconde l'amarezza. «La vittoria dei 5 Stelle nel collegio uninominale- dice - ha rispecchiato perfettamente il trend dell'Italia Meridionale. Ho sempre dedicato la mia vita alla politica, con passione, onestà e coraggio, lavorando per essa e restando coerente ai miei valori. Ma la politica altro non è che lo specchio della vita e così come quando nella vita ci si trova ad affrontare delle difficoltà, per poi dover ripartire, allo stesso modo nella politica ogni esperienza, anche quella deludente, deve essere il trampolino da cui prendere la rincorsa». Miscia, assessore alla cultura e turismo del comune di Lanciano, commenta. «Ho perso. E con me ha perso un partito, una grande comunità in cammino, persone che spendono il proprio tempo per gli altri, per la buona politica, quella che ci tiene vivi e che ci fa discutere nelle sezioni fino a tarda notte, per una visione di futuro che, ahimè, non abbiamo saputo raccontare. Si riparte da qui, con la forza ed il coraggio di chi insieme a me ha sorriso, ha pianto, ha trascorso notti insonni, ha camminato e sperato». Vediamo com'è andata, per i partiti maggiori, nei principali comuni del collegio. Lanciano, Uninominale: Grippa 40.71; Di Giuseppantonio 34,48; Miscia 17.39. Senato: 5Stelle 40.65; Forza Italia 16.06, Pd 14.26; Lega 12.82. Uninominale Senato: Di Nicola (5Stelle) 41.94; Di Nino, centro destra, 33; Chiavaroli, centro sinistra, 17.66. Camera: 5Stelle 40.54; Forza Italia, 14,21; Pd 13.91; Lega 12. Anche a Vasto domina il 5Stelle. Così al proporzionale Senato: Movimento 5 Stelle 43,3; Partito democratico 15,4; Forza Italia 13,2; Lega 12,08. Sulla stessa linea a Uninominale e Camera. A San Salvo la sindaca Tiziana Magnacca era candidata nel proporzionale alla Camera con Forza Italia, ma questo non impedito al 5Stelle di raggiungere elevate percentuali, con il 48.27 alla Camera e il 50.69 al Senato. La sindaca, che alle amministrative aveva ottenuto un ottimo successo, questa volta non è stata eletta: Forza Italia ha preso nel proporzionale un solo seggio che è andato al paracadutato Gianfranco Rotondi. Ortona, Camera: 5Stelle 39.49; Forza Italia 14.41; Pd 14.35; Lega, 13.99; Uninominale: Grippa 40.44; Di Giuseppantonio 34.26; Miscia 16.89. Pentastellati super anche ad Atessa, con il 44.32; seguono: Forza Italia 13.73; Pd 13.41; Lega 11.10.

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