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Pescara, 24/07/2024
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Data: 10/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Diodati pronto a dire sì per tornare in giunta. Oggi l'ex assessore scioglie la riserva sull'offerta avanzata da Alessandrini

PESCARA Giuliano Diodati scioglierà oggi la sua riserva. Giovedì scorso il sindaco Marco Alessandrini gli ha offerto di tornare in giunta, quando ha avuto conferma che le dimissioni presentate dall'assessore al traffico e all'urbanistica Stefano Civitarese erano irrevocabili. Ieri, fonti bene informate all'interno dell'amministrazione comunale davano per scontato il sì dell'ex assessore Diodati, estromesso dalla giunta il 24 agosto dell'anno scorso per far posto a Gianni Teodoro. Diodati si è preso qualche giorno di tempo per riflettere e valutare, insieme ai suoi familiari e alle persone a lui vicine politicamente, l'opportunità di un suo ritorno in giunta mettendo una pietra sopra su ciò che è accaduto nell'agosto scorso, quando il sindaco ha deciso di mandarlo via. L'ex assessore non l'ha presa affatto bene e non sono mancate dure accuse nei confronti del primo cittadino. A seguito di quella scelta, Diodati è arrivato ad autosospendersi dal Pd. Ora, tra i due dovrebbe riprendere un nuovo rapporto di collaborazione bruscamente interrotto. Un segnale di pace anche per quella componente del Pd che fa capo all'ex deputato Vittoria D'Incecco, cognata dell'ex assessore. Diodati dovrebbe rientrare con le stesse deleghe che aveva lasciato sette mesi fa, ossia bilancio, tributi e sport, mentre il traffico finora in mano a Civitarese dovrebbe essere affidato al vice sindaco Antonio Blasioli. L'urbanistica, invece, dovrebbe rimanere nelle mani del sindaco. Intanto, ieri la Confesercenti ha lanciato un appello al sindaco affinché si riveda, ora che si è dimesso Civitarese, il progetto di riqualificazione delle aree di risulta. Progetto che l'assessore dimissionario ha elaborato insieme ai tecnici comunali. «Non entriamo nelle diatribe interne di questa e di altre amministrazioni», hanno scritto in una nota il presidente e il direttore dell'associazione Raffaele Fava e Gianni Taucci, «ma non si commetta l'errore di deliberare frettolosamente sull'area di risulta solo per dimostrare di aver affrontato il problema. Il tema della riqualificazione dell'area di risulta non può prescindere da alcuni aspetti: il ritorno degli uffici pubblici e privati nel centro urbano, la salvaguardia dei posti auto e l'accessibilità del costo dei parcheggi. Nessun progetto di riqualificazione potrà avere il consenso delle forze economiche senza il rispetto di questi parametri». «Abbiamo avuto modo più volte di sottolineare che il progetto in discussione oggi non ci convince fino in fondo», hanno aggiunto, «l'idea di un bosco urbano di cinque ettari ci spaventa, visto che le economie municipali sono già insufficienti per i parchi esistenti». L'associazione ha proposto, in alternativa, il modello «Defense», cioè meno bosco, più parcheggi ed edifici dedicati al terziario. Apprezzamento per il lavoro svolto da Civitarese in un anno e mezzo da assessore è stato espresso invece dalla Fiab Pescarabici. «Quello che è accaduto con le dimissioni dell'assessore, sconfessato dai suoi colleghi per le scelte coerenti con la strategia di sviluppo della città, ci preoccupa», ha fatto presente l'associazione, «una grande e indubbia competenza messa nel macinino della politica, di una politica ostaggio di una parte della categoria che più conta all'interno della comunità cittadina, i commercianti».

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