PESCARA Per il neo senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, il vero paradosso delle elezioni politiche è che il suo partito ha perso gli scontri diretti con il M5S nei collegi uninominali (tranne due), non per demerito di Forza Italia, cresciuta in Abruzzo rispetto al dato del 2013, ma per la debacle del Pd. Un ragionamento che porta alla transumanza di voti, dalla sinistra ai 5 stelle, registrata un po' in tutta Italia: «Quelli dei nostri che non si sono aggiudicati i seggi dell'uninominale - spiega Pagano - paradossalmente hanno perso per i demeriti del Pd, non del centrodestra. Penso ad Antonella Di Nino ed Emilia Di Matteo, candidate di valore a cui va tutto il nostro ringraziamento. Penso a Paola Pelino. Ma i dati lo dicono chiaramente: il centrosinistra crolla ovunque, con il Pd che passa dal 22% delle precedenti elezioni al 13 di oggi. E i 9 punti che mancano sono proprio andati al M5S - osserva ancora Pagano -, cresciuto dal 29,89 al 39,85. Insomma, se la sinistra avesse quantomeno limitato l'entità della batosta, il partito di Grillo e Di Maio non avrebbe avuto vita facile contro un centrodestra rinvigorito, anche in Abruzzo, dall'avanzare della Lega. Con le dovute eccezioni, fa notare il coordinatore di Forza Italia, perché accanto a lui c'è Antonio Martino che nel collegio uninominale dell'Aquila ha fatto mangiare la polvere all'avversario dei 5 stelle, superato nella corsa al seggio della Camera con uno scarto di dieci punti. E lo stesso ha fatto Gaetano Quagliariello nel collegio uninominale (l'Aquila-Teramo) del Senato, dove correva con la sua Idea all'interno del cartello di Noi con l'Italia nella coalizione di centrodestra. Secondo alcune voci l'ex ministro per le Riforme sarebbe pronto a riabbracciare il partito di Berlusconi. Non è un caso che Pagano lo abbia voluto ieri nella sede di Forza Italia per i festeggiamenti. Lui però frena: «La mia presenza oggi è un atto di dovuta amicizia nei confronti del partito che ha dato il maggior apporto in termini di voti alla mia elezione». Quagliariello ha anche precisato che prima di decidere la sua collocazione in uno dei gruppi parlamentari di Palazzo Madama, ascolterà gli organismi del movimento da lui fondato e gli altri tre eletti al Senato. Tutto sembra però indicare la strada di ritorno verso casa Arcore. Ma ieri c'era anche un altro ex ministro del governo Berlusconi a ringraziare l'Abruzzo, l'avellinese Gianfranco Rotondi, candidato di Forza Italia nel collegio proporzionale della Camera Pescara-Chieti: «Chi mi ha seguito in campagna elettorale sa quanto temessi l'onda del M5S. A onore del centrodestra si deve però rendere merito della qualità delle candidature. Non mi resta che ringraziare Pagano - ha continuato Rotondi -, ed essendo stato un uomo delle istituzioni avverto una responsabilità in più nei confronti dell'Abruzzo». L'impegno è adesso quello di creare una sorta di collegio dei sindaci e degli altri amministratori per rappresentare a Roma le istanze della regione. L'imprenditore Antonio Martino torna ad esaltare il risultato dell'Aquila che lo ha visto arrivare primo nel collegio uninominale della Camera: «Ho conosciuto un centrodestra ricco di giovani, con tanta voglia di fare. Fateci caso, quando mostrano i grafici sui risultati elettorali siamo l'unico puntino blu. Forse - osserva ancora Martino -, avere candidato uno che viene dal mondo delle imprese, e non dalla politica attiva, ha contribuito a questo risultato. Il Partito democratico? Più che i voti - sottolinea il neo deputato di Fi - ha perso i riferimenti sociali. Adesso occorre consolidare questo percorso di crescita. Pagano torna sui numeri del dato elettorale: «Rispetto al 2013 il centrodestra passa dal 23 al 36 alla Camera, dal 26 al 39 al Senato. Non solo ha tenuto, ma avanza. Forza Italia si dimostra competitiva su scala nazionale, ottenendo in Abruzzo uno dei migliori risultati d'Italia. Ora si devono costruire le basi per le regionali che si terranno da qui a pochi mesi.