ROMA Il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, ammette la pesante sconfitta di Liberi e Uguali al voto per le politiche di domenica scorsa, conseguentemente rimette il proprio mandato (ma le dimissioni vengono respinte) e al tempo stesso si spende affinché vi sia un confronto con i Cinque Stelle che porti alla costituzione di un governo a guida Di Maio.
Tutto questo è andato in scena alla direzione nazionale del partito, convocata ieri al Centro congressi Cavour, a Roma.
Fratoianni spiega la sua linea dicendo che è necessario «confrontarsi in Parlamento, certo non con la destra, dunque ascoltare le proposte di M5S ed eventualmente consentire che un governo parta». Il leader di Sinistra Italiana esclude che si possano ricoprire incarichi: «Non dobbiamo chiedere nulla, tantomeno posti» e aggiunge che è necessario un confronto con i Cinque stelle facendo partire una agenda precisa, dall'abolizione dei finanziamenti per gli F35, al lavoro, dal precariato, alla scuola.
LA DELUSIONE
Quanto ai risultati di Liberi e Uguali, «è evidente che sono deludenti» ma questo «non vuol dire in alcun modo il voler determinare un processo di scomposizione del progetto politico di Leu, anzi è necessario andare avanti nella costruzione di qualcosa di ancora più largo». Le responsabilità per un risultato così magro non sono solo da attribuire a D'Alema, per il segretario di SI ma certo quello «è stato uno dei fattori» ed ora soprattutto «serve discontinuità».
Sulle stesse tesi del segretario anche altri big del partito, da Stefano Fassina («l'unico schema possibile è formato da M5S Pd e LeU») a Loredana De Petris, fino anche a Sergio Cofferati secondo il quale «è importante dare il via ad una stagione congressuale, da concludere entro l'autunno, in modo che vi sia una forza politica che parta da Liberi e Uguali ma aperta a tutti».