PESCARA Corso Vittorio Emanuele tornerà ad essere percorribile dalle auto nei due sensi di marcia tra una settimana. Lo ha confermato ieri il sindaco Marco Alessandrini durante la presentazione ufficiale del ritorno in giunta di Giuliano Diodati cui era presente anche l'ex deputato Vittoria D'Incecco, cognata dell'assessore. «Domani approveremo l'apposita delibera per il ripristino del doppio senso», ha affermato il primo cittadino, «poi ci vorranno i tempi tecnici per allestire la nuova segnaletica». Un lavoro che, secondo il vice sindaco Antonio Blasioli, difficilmente potrà essere concluso prima della fine di questa settimana. Intanto, alcuni automobilisti hanno già anticipato la riapertura.Ma d'ora in poi l'amministrazione comunale intende seguire una strada diversa da quella intrapresa dall'ex assessore dimissionario Stefano Civitarese di chiusura totale alle richieste della maggioranza e della cittadinanza. Diodati, cui è stata affidata anche la delega alla mobilità, ha assicurato che seguirà la strada della concertazione per qualsiasi decisione futura. Ha poi detto di essere favorevole al ripristino del doppio senso su corso Vittorio. Decisione che ha portato Civitarese a dimettersi. «Ora dobbiamo considerare gli aspetti politici della situazione», ha sottolineato Diodati, «e il mio ruolo sarà quello di cercare un giusto equilibrio, perché la mobilità trovi la sia definizione migliore, con la coerenza rispetto a quanto avevamo assunto come impegno per la città, continuando a condividere con i cittadini, categorie produttive, portatori di interessi scelte e soluzioni».Tra gli obiettivi che si è posto Diodati, da ieri al lavoro come assessore, quello di una riduzione delle tariffe degli impianti sportivi comunali. Si tratta di una promessa che l'assessore aveva fatto poco prima della sua estromissione dalla giunta, il 24 agosto 2017, per far posto a Gianni Teodoro.Ieri, in proposito, Alessandrini ha rivelato di aver provato «un grande disagio», quando ha dovuto chiedere a Diodati, sette mesi fa, di fare un passo indietro. «Oggi ci sono le condizioni per il suo rientro», ha fatto presente il sindaco. Ma Diodati non rientrerà in giunta in quota Pd. «In questi sette mesi, che non si potevano cancellare con un colpo di spugna», ha detto l'assessore, «ho iniziato un percorso un pochino distante dal Pd, sempre nel centrosinistra, perché non mi sono riconosciuto nell'attività politica del partito a livello comunale, regionale e nazionale. Quindi, mi sono sospeso dal partito e intendo continuare il mio percorso civico con il movimento Pescara insieme che, a livello regionale, fa parte di Abruzzo insieme». «I risultati di queste ultime elezioni politiche», ha osservato, «evidenziano che qualche piccolo problema c'è stato e credo che una classe dirigente di livello non possa nascondersi dietro a un dito. Ci sono responsabilità di chi ha gestito questo partito negli ultimi tre anni. Non so se nel mio rientro in giunta ci sia lo zampino di D'Alfonso, ma credo che lui abbia le qualità per capire che qualcosa non funziona e sono certo che farà qualcosa per tornare a coinvolgere persone che sono state penalizzate».