Premere l'acceleratore del trasporto pubblico. Per un sistema con velocità commerciale competitiva, dai 16 chilometri all'ora attuali ai 21, fino a servire trentuno comuni dell'area urbana mantenendo inalterato il costo del biglietto e ridurre di quarantamila unità le macchine che ogni giorno entrano a Pescara. Nonostante i disagi dovuti dalle strade minate dalle buche, con gli autisti attenti a non fare il bagno a chi è in attesa sotto la pensilina per una pozzanghera presa in pieno, nonostante l'usura dei mezzi dovuta alle pessime condizioni del manto stradale, Tullio Tonelli, presidente Tua - società unica abruzzese di trasporto - progetta e guarda lontano. Partendo dalla richiesta della strada parco che è pronto ad avanzare alla Regione e ai comuni di Pescara e Montesilvano, per dare il via alla rivoluzione del trasporto in sede dedicata. Non solo: Tua presenterà a breve un piano pronto da attuare quando ci saranno le autorizzazioni: servire 31 comuni, 450mila abitanti, con bus su percorsi privilegiati. A tariffa urbana, quindi senza aumenti per l'utenza. Per 8 milioni di viaggiatori in più. «Rimane nostra intenzione avviare la sperimentazione dei bus sulla strada parco a luglio, magari ad agosto - dice il presidente di Tua -. E' il periodo ideale, non essendoci gli studenti. Presento il progetto, che va in esecuzione solo con l'ok da parte della Regione e dei Comuni interessati. Idem per il proseguimento del percorso fino all'università e al tribunale. Confermo che serve la sede propria e che vanno fatti lavori per abbattere le barriere architettoniche. Passeremo per corso Vittorio, certo, dove a suo tempo spesero una fortuna per quell'asfalto che ora è groviera. Non era per le macchine».
STOP AI PROGETTI
Il presidente Tua invita a scelte coraggiose, per una città e il suo hinterland più vivibili: «Via Marconi a senso unico, ad esempio, è l'ideale per noi» commenta con fermezza. E torna sulle dimissioni di Stefano Civitarese: «Tecnico preparato e competente, uno specialista con una visione. Voglio dirlo: ce ne fossero come lui. Certe scelte le devono fare i tecnici, senza politica, senza condizionamenti». Ma proprio ieri in commissione Grandi Infrastrutture, ha detto soddisfatto il consigliere Pignoli, è arrivato uno stop al cordolo per la pista ciclabile di via Conte di Ruvo e al senso unico ipotizzato su viale Marconi per accogliere i bus.
PNEUMATICI USURATI
«Sullo stato delle strade va detto che il Comune si sta impegnando - commenta ancora Tonelli -. Ma in città ne andrebbero rifatte del tutto un bel po', rifacendo gli strati di ghiaia, poi di binder e infine l'asfalto. Le strade così malmesse per noi significano più usura degli pneumatici».
Ciclisti anonimi al fianco di Civitarese «Senza di lui torniamo all'anno zero»
Una sola estate per cambiare finalmente rotta, arrivare alle opere concrete dopo tanta carta. Va giù senza mezzi termini il movimento dei Ciclisti anonimi pescaresi, intervenendo sull'onda lunga delle dimissioni di Stefano Civitarese da assessore alla mobilità, con il ritorno in giunta e la presa in carico dell'assessorato da parte di Giuliano Diodati. «Torniamo all'anno zero - si legge in una nota molto critica -. Ribadiamo con forza che questa città attende da troppi anni l'asse di attraversamento ciclabile nord sud, via della Pineta, viale Marconi, corso Vittorio, strada parco, con una reale messa in rete dei percorsi ciclabili, partendo in primo luogo dalle scuole e dall'università. Questo fu individuato dal nostro movimento come primo e principale intervento strutturale per lanciare definitivamente la mobilità ciclistica e mettere in sicurezza noi ciclisti nell'asse stradale più pericoloso della città, quello che è a nostro avviso la spina dorsale della mobilità ciclistica urbana». Il movimento lamenta il cambio degli interlocutori che rallenta il confronto ma soprattutto le opere. «Già il precedente assessore Enzo Del Vecchio aveva annunciato un piano di cinque interventi tematici sulla città ma mai portato a termine. Ad oggi come movimento, siamo totalmente delusi dalla politica sulla mobilità ciclistica e sostenibile attuata da questa amministrazione, che ha l'ultima estate per cambiare definitivamente rotta» conclude la nota.