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Data: 15/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
«Viale Marconi non sarà a senso unico». L'assessore Diodati azzera i progetti di Civitarese: nella strada solo corsie preferenziali per i bus, ma non piste ciclabili. Completamente diversa la proposta che era stata avanzata da Civitarese quando era assessore al traffico. Lui puntava a trasformare in futuro viale Marconi potenziando il trasporto pubblico e rendendo l'arteria stradale più sostenibile dal punto di vista ambientale

PESCARA A pochi giorni dalle sue dimissioni, i progetti sulla mobilità dell'ex assessore al traffico Stefano Civitarese sono già finiti in archivio. Dopo l'ormai prossima apertura alle auto nei due sensi di marcia di corso Vittorio, l'amministrazione comunale si appresta a sconfessare anche i suoi piani per viale Marconi. Ieri l'assessore Giuliano Diodati, che ha sostituito Civitarese da lunedì scorso, durante la seduta della commissione Grandi infrastrutture e mobilità presieduta da Carlo Gaspari, ha rivelato quali sono le reali intenzioni dell'amministrazione per ciò che riguarda viale Marconi. «Viale Marconi», ha spiegato Diodati, «non sarà mai a senso unico in futuro. Ci saranno le corsie preferenziali degli autobus, ma non le piste ciclabili e l'arteria stradale rimarrà comunque a doppio senso di marcia». «In qualunque caso», ha aggiunto, «qualsiasi decisione definitiva per ciò che riguarda il traffico verrà assunta acoltando prima i cittadini, le associazioni di categoria e i portatori di interessi».Completamente diversa la proposta che era stata avanzata da Civitarese quando era assessore al traffico. Lui puntava a trasformare in futuro viale Marconi potenziando il trasporto pubblico e rendendo l'arteria stradale più sostenibile dal punto di vista ambientale. Per questo aveva ipotizzato il senso unico di marcia, in direzione sud-nord, con corsie preferenziali dedicate agli autobus. Ovviamente, non sarebbero mancate le piste ciclabili. Un progetto, questo, che aveva trovato subito forte opposizione nella stessa maggioranza, quella maggioranza che, invece, avrebbe dovuto sostenere l'ex assessore. Tutti i consiglieri, ma anche gli ex colleghi di Civitarese, si erano mostrati contrari al piano che, nel frattempo, era stato reso pubblico suscitando le proteste di cittadini e commercianti. Poi, è arrivato l'annuncio del sindaco Marco Alessandrini di riaprire a doppio senso alle auto corso Vittorio Emanuele, sconfessando così un altro dei suoi progetti. Da lì, la scelta di Civitarese di dimettersi. Ora, Diodati non è intenzionato a seguire la stessa strada del suo predecessore. Lo ha detto chiaramente ieri durante la seduta della commissione, in cui erano presenti anche una rappresentanza dei commercianti di viale Marconi e il mobility manager del Comune Piergiorgio Pardi. «Nel corso della riunione», ha fatto presente il consigliere della Lista Teodoro Massimiliano Pignoli, «è anche emerso che non verrà più realizzato il cordolo in cemento in via Conte di Ruvo per la realizzazione di una nuova pista ciclabile. In questo modo, non verranno toccati i posti auto sul lato nord della carreggiata stradale». Il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli ha invece chiesto all'assessore Diodati, tornato in giunta lunedì scorso dopo un'assenza di sette mesi, di conoscere le reali intenzioni dell'amministrazione per ciò che riguarda le piste ciclabili. «Il piano pubblicato sul sito del Comune», ha sostenuto, «non è quello che si sta realizzando».

I ciclisti: «Ora sulla mobilità siamo tornati all'anno zero»
l'associazione critica l'amministrazione comunale

PESCARA«Dopo le dimissioni dell'assessore Stefano Civitarese e l'insediamento del nuovo assessore Giuliano Diodati alla mobilità, torniamo all'anno zero». È quanto sostiene Fabrizio Montefusco dell'associazione Ciclisti anonimi pescaresi.«Noi Ciclisti anonimi pescaresi», fa presente, «vogliamo ribadire con forza che questa città attende da troppi anni l'asse di attraversamento ciclabile nord-sud (via della Pineta, viale Marconi, corso Vittorio Emanuele, strada parco) e una reale messa in rete dei percorsi ciclabili della città, partendo in primo luogo dalle scuole e dall'università».Montefusco spiega, quindi, i motivi di questa richiesta. «Tutto questo», sottolinea l'esponente dell'associazione dei ciclisti, «fu individuato dal nostro movimento come primo e principale intervento strutturale per lanciare definitivamente la mobilità ciclistica e mettere in sicurezza noi ciclisti nell'asse stradale più pericoloso della città, quello che è a nostro avviso la spina dorsale della mobilità ciclistica urbana». Secondo Montefusco, le promesse fatta dagli amministratori fino ad oggi non sarebbero state mantenute. «Interventi», precisa l'esponente dell'associazione, «già annunciati due anni fa dal precedente assessore al traffico Enzo Del Vecchio con un piano di cinque interventi sulla città, ma mai portato a termine». «Ad oggi», avverte Montefusco, «come movimento, siamo totalmente delusi dalla politica sulla mobilità ciclistica e sostenibile attuata da questa amministrazione, che ha solo un'ultima estate per cambiare definitivamente rotta e convertire la grande quantità di carta scritta in qualcosa di veramente concreto». Nei giorni scorsi anche un'altra associazione dei ciclisti, Fiab Pescarabici, era intervenuta per esprimere rammarico riguardo alla decisione di Civitarese di dimettersi dalla giunta. La Fiab si è infatti resa conto che una parte del lavoro svolto dall'ex assessore, in merito alla realizzazione di nuove piste ciclabili, sarebbe stato accantonato.

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