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Pescara, 24/07/2024
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Data: 15/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
«Interventi urgenti per le società partecipate». Mancini e Masciocco: la situazione è drammatica e gli amministratori non sono stati nominati

L'AQUILA «La drammatica situazione in cui versano le Società per azioni a intero capitale pubblico del Comune dell'Aquila richiede interventi radicali e immediati, che l'amministrazione Biondi è incapace di produrre ed attuare. L'Ama conta 146 dipendenti e disavanzi, negli ultimi cinque esercizi finanziari, per complessivi 580mila euro; l'Asm 136 unità di personale e presenta disavanzi, sempre in relazione all'ultimo quinquennio, per 2 milioni 558mila euro; il Centro turistico del Gran Sasso ha 21 dipendenti e disavanzi, per il medesimo periodo, di 2 milioni 600mila euro, oltre ad una esposizione debitoria di 4 milioni 139mila euro, mentre l'Afm , con 7 farmacie ha 76 dipendenti e presenta un utile, sempre relativo agli ultimi 5 esercizi, di soli 147mila euro. Infine, il Sed (Servizio elaborazione dati), che garantisce i servizi informatici, ha 23 dipendenti, un utile di 473mila 355 euro ed ha come unico cliente il Comune dell'Aquila". Questo il quadro fatto dai consiglieri comunali Angelo Mancini (L'Aquila Sicurezza Lavoro) e Giustino Masciocco, (Mdp-Articolo 1), che affermano: «Si tratta di società che presentano disavanzi, relativi all'ultimo quinquennio, di circa 5 milioni di euro, hanno in totale 5 amministratori unici e 17 componenti degli organismi contabili, per un costo annuo di 340mila euro. A fronte di questa situazione gestionale, che richiederebbe radicali interventi di razionalizzazione, il sindaco Biondi ancora non nomina gli amministratori unici, a causa di diatribe all'interno della maggioranza. Lo stesso sindaco ha, inoltre, commissariato il Ctgs, con il solo risultato che a marzo gli impianti sono ancora chiusi, con gravi danni per gli operatori». E ancora, evidenziano Mancini e Masciocco: «Il Comune propone la fusione di Ama con Tua, invece di provvedere a far riconoscere dalla Regione i chilometri percorsi dall'azienda, operazione che porterebbe un trasferimento di 3 milioni di euro in più nelle casse della società. Per Asm propone la cessione del 10 per cento delle quote ai Comuni vicini, invece di incrementare la raccolta differenziata, ferma a circa il 35%. All'Afm è ancora in carica l'amministratore unico, come anche al Sed. Situazioni paradossali: il "granello" di Biondi, a quanto pare, non ha rotto il meccanismo».

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