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Pescara, 24/07/2024
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Data: 15/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Chieti, l'amministrazione in rosso. Comune senza soldi, ispettori in arrivo. La Corte dei conti rilancia l'allarme sulle finanze disastrate e apre un'indagine, chiesto l'intervento della Ragioneria dello Stato

CHIETI Nel Comune senza più soldi arrivano gli ispettori del ministero dell'Economia. E la Corte dei conti apre «un'indagine sulla sana gestione finanziaria del Comune». Restano sotto osservazione le finanze disastrate dell'amministrazione Di Primio. È quanto emerge dall'ultima relazione della Corte dei conti firmata dal presidente della sezione abruzzese Antonio Frittella. Otto pagine in cui si denunciano ancora una volta le «criticità dei flussi di cassa» e che si chiudono con un ultimatum ai politici teatini: «Si richiama l'attenzione del consiglio comunale sui profili di criticità segnalati affinché provveda all'adozione di idonei interventi tesi a garantire il conseguimento nella gestione della liquidità». Non è il primo intervento della Corte dei conti sui bilanci del Comune: il 27 settembre scorso, esaminando il periodo gennaio-agosto, i giudici contabili avevano scoperto un buco di 14,9 milioni e chiesto un immediato cambio di rotta. Nel successivo monitoraggio riferito a tutto l'anno 2017, la Corte dei conti registra un lieve miglioramento: l'anticipazione di cassa - uno scoperto concesso dalla banca tesoreria - è scesa da 14,9 a 12,7 milioni. Ma è ancora tanto perché, a Chieti, si incassa poco e si spende troppo: «Il ricorso all'anticipazione di cassa, pur consentito dalla legge, è sintomo di difficoltà dell'ente nella gestione dei propri incassi e pagamenti», dice l'organo di controllo. E ancora: «Il ripetuto ricorso a tale strumento induce a dubitare che la perdurante sofferenza di liquidità derivi da un mero disallineamento temporale fra incassi e pagamenti e che costituisca, invece, un sintomo di latenti e reiterati squilibri nella gestione della competenza tra le risorse in entrata, che l'ente possa effettivamente realizzare, e le spese che si è impegnato a sostenere». La Corte dei conti chiede al Comune «una riprogrammazione del bilancio con scelte atte a garantire l'incremento dell'ammontare delle entrate certe e ripetitive e/o la riduzione delle spese correnti». Ma la Corte dei conti ricorda che «l'ispettorato generale di finanza del dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del ministero dell'Economia ha avviato, negli anni precedenti, una verifica amministrativo-contabile nei confronti del Comune in esito alla quale sono emerse diverse criticità rispetto alle quali l'ente non sempre ha fornito risposte esaustive né ha sempre adottato misure utili per la definizione delle irregolarità segnalate». E adesso i conti dell'amministrazione finiscono un'altra volta sotto esame: la Corte dei conti chiede ai Servizi ispettivi di finanza pubblica «di disporre un accesso ispettivo».

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