PESCARA - Gli atti di concessione per 36milioni di euro sono stati firmati ieri tra la Regione e i soggetti attuatori (Comuni e Provincia di Pescara) destinatari dei progetti inseriti nel Masterplan, il piano straordinario per il Mezzogiorno. Da questo momento sarà possibile passare alla fase successiva: gli appalti e l'avvio dei cantieri, sui quali Luciano D'Alfonso è tornato a mettere fretta ai sindaci e alle strutture tecniche dei soggetti appaltanti, con la solita raccomandazione: «Liberatevi della paura». Insomma, quella eccessiva prudenza nell'avviare le procedure degli appalti e le convenzioni con i professionisti finché i soldi non sono tutti in cassa. Le opere da realizzare riguardano 9 interventi (per 15 milioni e 800mila euro) che mirano al recupero ambientale e culturale del territorio, a cui si aggiungono altri 7 progetti, per un importo di 20 milioni 200mila euro, destinati al rilancio del comprensorio sciistico di Passolanciano. Nel dettaglio, alla Provincia di Pescara vanno1,5 milioni di euro finalizzati al recupero della ex colonia marina Stella Maris. Al Comune di Ancarano 300mila euro per il restauro della chiesa Madonna della Carità. Ben 4milioni di euro sono stati invece assegnati al Comune di Civitella del Tronto per il restauro dell'antica Fortezza borbonica; un milione di euro al Comune di Tagliacozzo per Palazzo Ducale; 2milioni al Comune di Scurcola Marsicana per la ristrutturazione della Rocca Orsini. Alla Provincia di Pescara vanno anche 3,5 milioni per la realizzazione del Parco didattico del Lavino e 500 mila euro per la ristrutturazione dei Tholos e delle case in terra. Altri 2milioni di euro andranno, sempre alla Provincia di Pescara, per un intervento di recupero nell'area del Volto Santo di Manoppello: il parcheggio per le auto antistante il Santuario sarà eliminato per essere trasferito in un'area adiacente. «E' giusto - ha sottolineato D'Alfonso - che in quel luogo di raccoglimento e di preghiera torni il silenzio».
Un milione di euro va al Comune di Pescina per il recupero della casa natale di Ignazio Silone. A questi 9 interventi, si aggiungono quelli destinati alla valorizzazione turistica delle stazioni invernali di Passolanciano e della Maielletta: nuovi impianti di risalita, opere infrastrutturali e di collegamento fognario, impianti di innevamento su tutte le piste da sci. Dopo la foto di gruppo con i sottoscrittori delle convenzioni, D'Alfonso è tornato ieri a raccomandare di non lasciarsi prendere dalla pigrizia: «Quando governavo io il Comune di Pescara, non aspettavo neanche l'atto di concessione. Appaltavo i lavori. Così feci con lo stadio Adriatico. Mi auguro - ha insistito rivolto agli amministratori - che da oggi prendiate a calci la paura». Poi ha spiegato che dalla firma della convenzione partono le anticipazioni di cassa previste dal Masterplan: il 10% sul finanziamento complessivo di ciascun intervento. Il resto arriverà in corso d'opera. E avverte: «Non sono cifre ripetibili. Io da domani farei partire le gare. Con questi presupposti - ha aggiunto in riferimento alla sua precedente esperienza di sindaco -, un tempo avrei fatto camminare i treni». Il solito D'Alfonso, insomma che, proprio per aver conosciuto la pressione psicologica che le procure possono esercitare su chi maneggia i soldi pubblici, invita gli amministratori a non restare prigionieri delle procedure: «Vi prego, siate sfrontati, non abbiate paura. Se ricordate, è la frase che Papa Francesco disse ai giovani in Australia».
Un anno fa D'Alfonso convocò in Abruzzo i vertici della Corte dei conti, dei ministeri economici e della Ragioneria dello Stato, proprio per spiegare ai sindaci che la comunicazione istituzionale sulla erogazione delle risorse è sufficiente per far partire i meccanismi di spesa: «Una volta - ha aggiunto -, tra enti bastava una stretta di mano». Che oggi porterebbe dritti sul registro degli indagati.