L'AQUILA «Le nostre sono state delle dimissioni che per garbo istituzionale abbiamo voluto rimettere nelle mani del presidente. Tuttavia qualora la procedura dovesse richiedere un atto formale non esiteremmo a farlo». Lo ha detto ieri l'assessore regionale Andrea Gerosolimo che, insieme al collega di giunta Donato Di Matteo, nei giorni scorsi ha rimesso le deleghe nelle mani del governatore Luciano D'Alfonso, all'esito del voto per le Politiche. E' intorno alla formalità dell'atto che si è aperta la discussione sul possibile rimpasto di giunta. Anche perché Gerosolimo ieri ha ribadito il senso del suo gesto: «Ritengo l'atto delle dimissioni il gesto più nobile che un politico possa compiere. Questo non vuol dire scaricare le responsabilità sul presidente o sui colleghi di giunta e di maggioranza ma assumersele in prima persona. Siamo i primi a ritenerci responsabili del risultato negativo. Ciò non vuol dire aver fatto un passo di lato ma vuol dire rilanciare l'azione politico amministrativa a condizioni diverse ed a testa alta. Ci siamo permessi poi di invitare il presidente D'Alfonso a procedere con l'azzeramento della giunta. A noi non interessano posti né deleghe. Ci interessa sapere se si vuole cambiare passo o se vogliamo continuare ancora a far finta di niente». L'assessore ha contestualmente annunciato che va avanti spedita la costituzione formale di Abruzzo Insieme. Al momento ipotesi di azzeramento non sussistono, ma ci sono fautori di alcuni correttivi. Se ne parla ufficialmente da ieri e per lunedì potrebbe essere convocato un vertice di maggioranza. Luciano D'Alfonso liquida la questione («E' roba del 900»), ma Giovanni Lolli, coordinatore di questa riflessione politica, dice che intanto «occorre rafforzare la condivisione delle scelte, il primo segnale deve essere il cambio di metodo». Silvio Paolucci ha parlato di «ricostruzioni da realtà aumentata»: «Ci daremo un itinerario, a partire da temi quali la necessaria legge elettorale e l'eredità imponente di progetti e risorse finanziarie gigantesche che sono state ricordate dal presidente Luciano D'Alfonso, allo scopo di evidenziare le attività da integrare e porta%e avanti prioritariamente». Si andrà a caccia, insomma, di un patto di fine legislatura.