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Pescara, 24/07/2024
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Data: 16/03/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Burgo, operaio muore schiacciato

E' morto schiacciato alla Burgo di Avezzano: tragico incidente sul lavoro per un operaio di 43 anni, Marco Di Donato, avezzanese, che lascia la moglie e un figlio, addetto all'officina meccanica. L'incidente é avvenuto dopo le 17 in uno dei capannoni dell'azienda che si trova nella zona industriale della città. L'operaio che aveva preso servizio in mattinata, stava lavorando all'interno con un muletto quando è rimasto schiacciato sotto il mezzo meccanico. Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente ma la morte è avvenuta dopo qualche ora all'ospedale di Avezzano per le gravissime ferite riportate. La dinamica è tutta da chiarire. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Avezzano e gli uomini della Asl per accertare appunto la dinamica del mortale incidente. Sembra che l'operaio abbia anche lanciato un urlo per cercare aiuto.
Sono intervenuti altri lavoratori che hanno liberato l'operaio, privo di sensi. Qualche minuto dopo è arrivata l'ambulanza del 118. L'operaio sembra che abbia ripreso conoscenza ma il medico si è reso subito conto della gravità delle lesioni. Una corsa disperata verso il pronto soccorso per cercare di salvarlo, ma Marco è morto dopo qualche ora.
Un'incheista è stata aperta dalla Procura di Avezzano e affidata al sostituto Lara Seccacini. Le indagini sono coordinate dal capitano dei carabinieri Pietro Fiano. Il macchinario dell'incidente, dotato anche di sistemi di sicurezza, è stato posto sotto sequestro. Sul posto anche gli ispettori del lavoro della Asl.
FABBRICA IN LUTTO
La Burgo, che a giorni doveva riaprire i battenti, è in lutto. Grande lo sconcerto fra i colleghi di Marco che dal 2000 lavorava nella cartiera e fra i dirigenti dello stabilimento. La fabbrica che aveva chiuso da circa due anni era stata completamente ristrutturata per la produzione del cartone e proprio in questi giorni si stavano effettuando i collaudi delle linee per avviare la produzione. Ormai era tutto pronto, mancavano gli ultimi ritocchi e poi ci sarebbe stata l'inaugurazione del nuovo stabilimento con novanta dipendenti per ora. «Marco era un bravissimo lavoratore, esperto, che da più di dieci anni faceva parte della nostra famiglia- ha dichiarato un amico- non conosco la dinamica dell'incidente, ma era sempre attento e non lasciava nulla al caso. E' una perdita immensa. Lascia un vuoto incolmabile».

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