FRANCAVILLA AL MARE Antonio Luciani si è autosospeso ieri mattina dalla carica di sindaco di Francavilla al Mare e resterà fuori dal suo incarico istituzionale fino al prossimo 30 aprile. Il suo posto, nella gestione dell'attività amministrativa del Comune, sarà preso dalla vice Francesca Buttari. Una decisione che Luciani ha comunicato con una lettera aperta, indirizzata a tutti i cittadini francavillesi, pubblicata sulla sua pagina Facebook.Alla base della decisione, ci sarebbe un dissidio interno al Partito democratico, tale di indurre Luciani a una pausa di riflessione e alla sospensione temporanea della sua attività di sindaco. Il primo cittadino non avrebbe accettato alcune posizioni dei consiglieri democratici in merito ad alcuni provvedimenti amministrativi. L'ultimo confronto interno al partito, da cui sarebbe poi scaturita la decisione di ieri, si è verificato l'altra sera, quando è emersa contrarietà, espressa da alcuni esponenti dem, sul progetto del nuovo supermercato al Foro. Insediamento che, a quanto pare, avrebbe rappresentato la classica goccia che fa traboccare il vaso. «La ricerca delle fonti di finanziamento pubbliche e la collaborazione con l'imprenditoria privata», scrive Luciani nella sua lettera aperta, «sono state sempre al centro della mia azione amministrativa, con trasparenza vera. Quello che qualcuno fa finta di non capire è che non avviene a caso se società che gestiscono supermercati o discount decidono di investire sul nostro territorio, né se la Cei decide di finanziare una nuova chiesa per 3 milioni di euro, né se dei ragazzi decidano di costruire un nuovo centro sportivo (Tikitaka) né se la Regione ci assegni fondi per completare il porto o per rivalutare la pista ciclopedonale, a sud del Fiume Alento, magari permettendoci di costruire uno splendido ponte. Se tutto questo accade, è perché abbiamo creato le condizioni affinché ciò potesse accadere. Purtroppo, da qualche tempo, è tornata l'era dei se, dei ma e dei però. Delle discussioni senza fine, e soprattutto senza merito», prosegue Luciani, «fatte per difendere interessi di pochi contro quelli della collettività. Sono molto dispiaciuto e un pochino deluso», prosegue il sindaco, «in altri periodi della mia vita avrei annunciato con enfasi le mie dimissioni. Ritengo allora necessaria una pausa di riflessione. Sarà utile a tutti e anche a me».Luciani esclude che la decisione sia collegata a una corsa per la Regione, tuttavia chiarisce come la sua decisione sia legata a «consiglieri che si sono fatti manovrare dall'esterno, a mancati senatori che non ne azzeccano una in politica, alla difesa degli interessi di tutti, contro quelli dei pochi».«Il Pd», commenta il segretario cittadino Monica Di Battista, «di cui Antonio Luciani è rappresentante, desidera che il sindaco continui nel lavoro ottimo di amministratore, confidando nelle capacità dimostrate nel corso di questi da sette anni». «Invitiamo il sindaco a fare un passo indietro», scrive Riccardo Padovano, del Sib-Confcommercio, «proprio perché siamo fermamente convinti che Francavilla, e tutto il suo indotto turistico e commerciale, abbiano bisogno di un amministratore valido e capace».