ORTONA Sul cartello giallo all'uscita del casello autostradale i mezzi che svoltano a sinistra per dirigersi verso il centro di Ortona possono leggere: «Strada dissestata». Ma gli utenti si rendono conto delle pessime condizioni della via ancor prima di notare la comunicazione, poiché un'enorme buca al centro della carreggiata in prossimità dell'incrocio per la A14 caratterizza la zona. Così si presenta un'area nevralgica per il traffico locale. Non va meglio se ci si sposta alla stazione ferroviaria della stessa città, dove la situazione della strada che porta al piazzale dell'infrastruttura rimane precaria seppur appaia migliorata rispetto a qualche mese fa. E che dire della zona industriale? Della strada in contrada Sant'Elena è stato proprio un consigliere comunale, Angelo Di Nardo, a sottolineare i disagi e la pericolosità che contraddistinguono un'arteria cruciale per l'economia ortonese. Tre esempi diversi ma simili tra loro, pessimi biglietti da visita per Ortona. Usciti dall'autostrada la situazione si mostra subito difficile agli occhi di automobilisti e trasportatori. Le buche e il manto stradale sono tutt'altro che in perfette condizioni sia per chi si dirige verso il centro di Ortona sia per coloro che viaggiano in direzione Tollo. La precarietà della strada è sotto gli occhi di tutti, tanto che le lamentele sono generali. La carreggiata che porta all'area di sosta della stazione assomiglia invece ad una mulattiera. Nei mesi scorsi il sindaco Leo Castiglione aveva diffidato la società Italferr spa e l'impresa esecutrice dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Bari, il cui cantiere stava creando disagi alla viabilità urbana. Attualmente quella strada si mostra leggermente migliorata ed almeno non si scorgono più grandi buche che in precedenza la contraddistinguevano. Ma al passaggio dei mezzi, lì dove tempo fa schizzava acqua a causa delle pozzanghere che venivano a crearsi, oggi si alza un polverone che non farebbe pensare ad un'arteria importante diretta alla fermata dei treni. Su una via che porta a un'area produttiva della città, si insidiano invece pericoli che mettono a rischio l'incolumità delle persone. Il riferimento è a contrada Sant'Elena, lungo la strada che porta alla zona industriale di Ortona. Era il consigliere comunale di minoranza, Angelo Di Nardo, ad evidenziare nei mesi scorsi la pericolosità del punto in questione, per poi tornare a parlare dell'argomento anche nell'ultimo e recente Consiglio comunale. «I dipendenti di varie aziende sono costretti a lavorare esponendosi a numerosi rischi. Mancanza di segnaletica stradale, presenza di parcheggi selvaggi e di auto che sfrecciano a tutta velocità senza alcun controllo. È il triste spettacolo a cui si assiste quotidianamente in contrada Sant'Elena», dichiarava il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d'Italia-An, Noi Con Salvini, Libertà e Bene Comune per Ortona. Una situazione che Di Nardo ritiene «incomprensibile ed inaccettabile». Servono interventi.