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Pescara, 24/11/2024
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Data: 18/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
La Corte d'Appello dà l'ok ai 7 nuovi senatori abruzzesi. Da D'Alfonso, Pagano e Castaldi a Quagliariello, Bagnai, Di Nicola e Di Girolamo: da oggi hanno tutti l'immunità parlamentare. E domani toccherà anche ai 14 neo deputati

L'AQUILA Sette nuovi senatori abruzzesi dei 5 Stelle, Forza Italia, Pd, Lega e Noi con l'Italia, con diritto irrinunciabile all'immunità parlamentare. La proclamazione ufficiale degli eletti in Abruzzo a Palazzo Madama è stata fatta dalla Corte d'Appello dell'Aquila alle 15,30 di venerdì scorso.
IL GIUDICE. L'atto porta la firma del giudice Giuseppe Iannaccone, presidente dell'Ufficio elettorale regionale, che al termine del riconteggio dei voti fatto a livello regionale attraverso i verbali ha comunicato alla Giunta per le immunità del Senato, presieduta da Dario Stefàno, ex Sel passato nel 2017 al Pd, i nomi degli eletti sia con il metodo proporzionale sia con l'uninominale, unitamente ai voti ricevuti da ciascuno di essi.
I NOMI. Per il proporzionale Senato gli eletti sono il riconfermato Gianluca Castaldi, 47 anni di Vasto e la new entry Gabriella Di Girolamo, 41 anni di Sulmona, del Movimento 5 Stelle che nel listino hanno ricevuto 274.185 voti pari al 39,29 per cento; per la Lega Salvini l'eletto è il professore universitario della D'Annunzio Alberto Bagnai, 56 anni di Firenze ma residente a Roma (97.196 voti pari al 13,93%); per Forza Italia, Nazario Pagano, 61 anni, nato a Napoli e residente a Pescara (110.665 voti pari al 15,86 per cento); e per il Pd Luciano D'Alfonso, 52 anni, di Lettomanoppello e residente a Pescara (97.531 voti pari al 13,97 per cento). A questi si aggiungono i due senatori eletti con il sistema uninominale nei collegi Pescara-Chieti e L'Aquila-Teramo, Primo Di Nicola, 65 anni di Castellafiume (L'Aquila) con 165.519 voti e una percentuale del 40,99, e Gaetano Quagliariello, 58 anni di Napoli (115.630 voti pari al 39,33 per cento).
LE REGOLE. Se consideriamo però il normale iter burocratico previsto per le comunicazioni ufficiali agli eletti, i sette diretti interessati saranno informati dell'avvenuta proclamazione dal Ministero dell'Interno attraverso i questori territoriali.
TOCCA AI DEPUTATI. La proclamazione da parte della Corte d'Appello dei 14 nuovi deputati abruzzesi, per i quali è stato necessario, nel caso dei collegi del proporzionale, il riconteggio dei resti su base nazionale, è prevista per domani. Non ci dovrebbero essere sorprese clamorose per i 5 eletti all'uninominale: Andrea Colletti, Daniele Del Grosso, Carmela Grippa e Antonio Zennaro, tutti del M5S, e Antonio Martino (Forza Italia); e per i 9 al proporzionale: Gianluca Vacca, Daniela Torto, Valentina Corneli, Fabio Berardini, tutti del M5S, Luigi D'Eramo e Giuseppe Bellachioma (Lega), Camillo D'Alessandro e Stefania Pezzopane (Pd) e Gianfranco Rotondi (Fi).
ORA SONO IMMUNI. Da venerdì i sette neo senatori possono godere dell'immunità parlamentare. Quindi, sulla base dell'articolo 68 della Costituzione: non possono essere perseguiti per le opinioni espresse ed i voti dati nell'esercizio delle loro funzioni. La dottrina è però divisa nel valutare se tale insindacabilità sia estesa o meno anche al di fuori delle Camere; e non possono essere sottoposti a perquisizione personale e domiciliare né essere arrestati o altrimenti privati della libertà personale o mantenuti in detenzione senza autorizzazione della Camera di appartenenza, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna ovvero perché colti nell'atto di commettere un reato per il quale sia previsto l'arresto obbligatorio in flagranza; e inoltre: non possono essere soggetti a intercettazione di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza senza autorizzazione della Camera di appartenenza.DAL 1993 IN POI. La legge costituzionale numero 3 del 1993 ha, però, abrogato l'istituto dell'autorizzazione della Camera di appartenenza a procedere penalmente contro i parlamentari. Infine, trattandosi di prerogative e non di privilegi personali, le immunità penali sono irrinunciabili sia per i senatori che per i deputati.

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