Sembra quasi che sulla stazione sciistica del Gran Sasso si sia abbattuta una sorta di maledizione, un sortilegio difficile da rompere. Dopo le enormi peripezie legate alla procedura per l'ammodernamento della seggiovia delle Fontari, con l'iter che finalmente sta per chiudersi e contestuale apertura degli impianti (neve in abbondanza), proprio nel giorno del collaudo si è verificato un incidente che ha avuto gravi conseguenze, ma che avrebbe potuto anche finire molto peggio.
Un operatore Fta, tra quelli selezionati con apposita graduatoria dal Centro turistico del Gran Sasso, si è infortunato perché colpito da uno dei sedili in movimento dell'impianto. L'urto è stato piuttosto violento e l'uomo ha riportato gravi fratture che hanno costretto i medici al ricovero in ospedale. L'incidente è stato confermato dal direttore di esercizio della stazione, Marco Cordeschi, il quale però si è limitato a dire che «non c'entra con le operazioni di collaudo» e ha rimandato ai vertici del Centro turistico (ieri irreperibili nonostante i tentativi di contatto) per ogni ulteriore dettaglio.
L'incidente si è verificato venerdì, ma se ne è avuta notizia solo nella giornata di ieri. Va detto che le operazioni di collaudo, portate avanti dai tecnici Ustif (ufficio speciale trasporti impianti fissi, un organo del ministero delle Infrastrutture) sono andate a buon fine, tanto che si è in attesa degli ultimi ok per poter aprire ufficialmente la stazione in questo ultimo scorcio di stagione. E va detto anche che, in assenza di diverse indicazioni, è tutto da confermare il possibile legame tra quelle operazioni e l'infortunio del malcapitato operatore che purtroppo ha riportato conseguenze serie.
La dinamica è tutta da ricostruire, ma da quello che è emerso dalla fitta cortina di silenzio sembra che l'uomo stesse scendendo da una scaletta quando è stato colpito all'altezza del petto. L'impianto si muove a una velocità di circa 4-5 metri al secondo. Oggi, con tutta probabilità, si capirà se l'infortunio, al momento slegato dal collaudo e, dunque, del tutto ascrivibile a una sfortunata circostanza, potrà avere ripercussioni di altra natura essendo un incidente sul lavoro. Con tutta probabilità il Centro turistico avvierà una procedura di indagine interna per capire cosa sia accaduto. Resta da comprendere anche se la vittima dell'incidente abbia o meno intenzione di sporgere una denuncia.
L'azienda, il Centro turistico, aveva provveduto lo scorso 12 marzo a pubblicare la graduatoria degli idonei a svolgere mansioni di operatore Fta (funivia, battipista, impianti di risalita) per le assunzioni stagionali necessarie all'apertura della stazione. Apertura che, a quanto sembra, potrebbe avvenire entro fine settimana, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, o al più nei primi giorni della prossima settimana. Il nuovo impianto di risalita delle Fontari è costato sette milioni di euro.