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Pescara, 24/11/2024
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Data: 19/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Preda dei vandali l'autoporto abbandonato. San Salvo. Distrutti vetrate, sale e servizi igienici: la struttura doveva essere recuperata ma è nel degrado

SAN SALVO Scorribande e spedizioni distruttive. L'autoporto è diventato il regno di vandali e teppisti. Dall'inaugurazione trionfale si è passati all'abbandono. «Possibile che non c'è modo per utilizzare diversamente la struttura di Piana Sant'Angelo costata 33 milioni di euro a mai utilizzata?», si chiedono gli industriali della zona. Al di là degli annunci e delle promesse (nel 2013 vennero annunciati 1.300.000 euro con fondi Par Fas) gli unici fruitori dell'autoporto sono sbandati e violenti che hanno distrutto vetrate, sale e servizi igienici, rubando tutto quello che era possibile portare via. La struttura, che occupa 84mila metri quadri, è distrutta. Da più parti si invoca un intervento della prefettura. Due anni fa il sindaco Tiziana Magnacca incontrò il commissario dell'Arap (ex Coasiv) Giampiero Leombroni, il quale aveva assicurato il recupero dell'opera e il suo adeguamento ad ostello per gli autotrasportatori. Da allora più nulla. L'autoporto continua a versare in totale abbandono. «Confidiamo a questo punto nel M5S. Un deputato, un senatore e un consigliere regionale forse riusciranno a far sentire la loro voce a Roma e a risolvere questa scandalosa vicenda», dicono alcuni operatori di Piana Sant'Angelo. La struttura ha 28 anni. La sua realizzazione avrebbe dovuto dare una risposta alle necessità delle aziende della zona e dei tanti mezzi di trasporto che arrivano da tutta Europa. I lavori cominciarono ad inizio anni '90 con fondi della Cassa del Mezzogiorno e della Comunità Europea, successivamente, intervennero anche il Coasiv e il Distretto industriale. Nel 2008 l'infrastruttura venne inaugurata: 48 piazzali, edificio per gli uffici e bar-ristoro, magazzini. Ora è tutto un ricordo. Il capannone è tutto rotto. Un immagine desolante e che suscita solo incredulità e rabbia.

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