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Pescara, 24/07/2024
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Data: 20/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporti e disservizi - La stazione è vietata ai disabili. E non ci sono i bagni pubblici. San Vito Chietino. Scalo ferroviario con 13 anni di vita ma senza ascensore: in difficoltà chi ha bagagli. Solo scale per raggiungere i binari. Per andare alla toilette bisogna chiedere il permesso al bar

SAN VITO CHIETINO Mancanza di servizi igienici e barriere architettoniche che impediscono ai disabili di raggiungere i binari: benvenuti alla stazione dei treni di San Vito. Quello di San Vito-Lanciano è uno scalo nuovo, inaugurato nel novembre 2005 per sostituire la vecchia fermata, ora nel degrado, posta sull'ex tracciato che correva lungo la costa e che nei prossimi mesi ospiterà la Via Verde. Pensando ad una struttura nuova, di una quindicina di anni, si immaginano edifici perfetti, una stazione dotata di biglietteria, bagni, ascensori, sottopassaggi adatti per i disabili, per mamme con carrozzini e per trasportare agevolmente i bagagli. Invece non c'è nulla di tutto ciò. Manca la biglietteria, sostituita da una automatica, a cui si aggiunge la vendita di biglietti nel piccolo bar aperto dal giugno scorso. Ma il problema maggiore riguarda i servizi igienici. Nella stazione non ci sono bagni pubblici. Appena entrati o quando si scende da un treno, il viaggiatore gira a vuoto per trovare i bagni, ma si imbatte solo in porte sbarrate da grate verdi. E non c'è nemmeno il personale a cui chiedere informazioni. «Si rivolgono a me», dice Maria Novella Di Nunzio che gestisce il bar, «e io devo spiegare che non ci sono bagni pubblici, ma che ci sono quelli a servizio dei clienti del bar. Sono abituata agli sguardi increduli dei viaggiatori». Servizi igienici che la signora pulisce, rifornisce di sapone e carta e che apre a chi chiede di poter andare in bagno. Ma il bar è anche punto di riferimento per gli orari dei treni, comunque affissi all'ingresso della fermata. Ma i guai per i viaggiatori non finiscono con i bagni. La seconda batosta c'è quando bisogna raggiungere i binari. Il numero 1, che è all'ingresso della stazione, è dedicato alle merci. Sono i binari 2 e 3 quelli utilizzati dai viaggiatori diretti a Pescara, Termoli e in altre destinazioni. Ma raggiungerli è un dramma per disabili, mamme con passeggini, per chi ha bagagli voluminosi e per chi vuole magari viaggiare con bici al seguito. Un tipo di viaggio, quello con la bici, che proprio su questo tratto si vuole implementare con la realizzazione della Via Verde. Per arrivare ai binari c'è il sottopassaggio, ma è fatto solo di scale.La stazione nuova, insomma, non è priva di barriere architettoniche. Non c'è nemmeno un ascensore dove magari entrare con la carrozzina o per spostarsi con i bagagli. «Prendo il treno qui da anni», dice M.G.B., che fa la spola con San Vito e la sua città natia, «e ogni volta è un problema per i bagagli. Se ci fosse un ascensore o una scala mobile come nelle altre stazioni sarebbe meglio». Per le mamme con bimbi in carrozzino al seguito e per i disabili è invece un dramma provare a raggiungere i binari. Bisogna sperare nell'aiuto di qualcuno, altrimenti si resta in stazione. (t.d.r.)

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