FOSSACESIA Ogni giorno ci sono tantissimi pendolari, studenti e lavoratori. C'è personale delle ferrovie perché vi transitano anche molti treni per le merci. Ma tutte queste persone non possono andare in bagno alla stazione perché non ci sono servizi igienici. E se, tra loro, dovessero esserci disabili, questi non possono accedere ai binari. È lo scenario della stazione di Fossacesia-Torino di Sangro. Questa fermata, attivata nel 2005 quando la linea adriatica ha lasciato la costa, è indietreggiata e, come la stazione gemella di San Vito-Lanciano, è senza di bagni e ha barriere architettoniche: sottopassaggi fatti solo di scale e mancanza di ascensori nonostante sia stata costruita 13 di anni fa. «Sono problemi», dice il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, «che abbiamo presentato da tempo a Rete Ferroviaria Italiana io e l'ex sindaco di San Vito, Rocco Catenaro e l'attuale Emiliano Bozzelli. Anche mesi fa, quando abbiamo incontrato il presidente di Rfi, Claudia Cattani, per il passaggio delle ex stazioni ferroviarie dismesse al patrimonio pubblico dei comuni di Vasto, Torino di Sangro, Fossacesia e San Vito Chietino. A margine io e il sindaco Bozzelli abbiamo ribadito la necessità di dover abbattere le barriere architettoniche nei nostri scali. Rfi ha avviato una serie di azioni a livello nazionale per aumentare l'accessibilità delle stazioni alle persone con disabilità, ha predisposto un programma per il miglioramento delle infrastrutture: lavori sui binari, riqualificazione dei sottopassaggi pedonali, realizzazione di nuove rampe di accesso ai binari, attivazione di ascensori, nuove pensiline. Ma i nostri scali, che non hanno nemmeno i bagni pubblici, non erano stati inseriti nonostante siano quotidianamente frequentati da studenti e lavoratori e in estate da molti turisti. Con Bozzelli ho chiesto un nuovo incontro per ottenere i lavori». Ma a Fossacesia il Comune è anche in attesa di lavori da parte della Sangritana. A gennaio 2016 il Comune aveva sottoscritto un accordo con la società di trasporto della Regione per il raddoppio della ferrovia per le merci. «Abbiamo fatto la variante al Prg per il raddoppio in poco tempo», dice Di Giuseppantonio, «credendo nel progetto, e la Sangritana si era impegnata a potenziare l'illuminazione del parcheggio, realizzare bagni pubblici e a migliorare la viabilità di accesso alla stazione. Siamo ancora in attesa dei lavori»