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Data: 21/03/2018
Testata giornalistica: Mapero'
Consulenze Aca e Tua al legale di Dalfy

Incarichi e consulenze all’avvocato di Luciano D’Alfonso. Quello che lo difende, per esempio, nella causa contro il consigliere regionale pentastellato Domenico Pettinari. O che difende l’assessore al Bilancio Silvio Paolucci. La denuncia è del capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli che scava scava, ha scoperto che la società dei trasporti regionale Tua ha affidato a Carla Tiboni nel giro di pochi giorni quasi 21 mila euro di incarichi esterni per sei distinti patrocini. E ben tre in uno stesso giorno.

Certo, un bravo avvocato, sottolinea Antonelli, ma è pur sempre l’avvocato difensore che il presidente della Regione utilizza anche in vertenze private. Ma il capogruppo azzurro si chiede se la Tua, presidente Tullio Tonelli e vice presidente Guido Dezio, fedelissimo di Dalfy, abbia rispettato il principio della rotazione degli incarichi stabilito dalla legge per le pubbliche amministrazioni. Per questo il caso Tiboni finirà all’attenzione della Commissione di vigilanza della Regione Abruzzo e ci finiranno i 20.900 euro per i sei incarichi, di cui tre affidati nello stesso giorno, il 20 marzo del 2017 (6.715 euro il primo, 3.627 il secondo, 1.935 euro il terzo) e gli altri due l’8 settembre 2017, di 3.267 euro il primo e di 2.766 euro il secondo. Il terzo incarico è del 18 dicembre, poco prima di Natale dello scorso anno.
Sì, un giorno fortunato per l’avvocatessa, ironizza Antonelli, che si chiede se questi incarichi abbiano qualcosa a che fare con le dichiarazioni di Dalfy che spesso ripete di avere

“uno stuolo di avvocati pronti a difenderlo gratis, come Milia e la stessa Tiboni”.

Certo, avvocato che vince non si cambia. E questo vale per Milia, ma non per la Tiboni, visto che la causa contro Pettinari è ancora in corso.
Ma la Tiboni ha avuto incarichi e consulenze anche dall’Aca l’11 settembre del 2017 per il recupero dei crediti, con impegno di spesa entro i 40.000 euro (non soggetti quindi a bando) e grazie al Masterplan il Mediamuseum Flaiano di Pescara, prima gestito dal padre Edoardo e ora da lei, è stato inserito nell’elenco delle chiese che beneficeranno dei fondi per il “recupero, manutenzione e restauro, indicate dal Mibact” per complessivi 11 milioni di euro.
ps: Certo, il Mediamuseum non è una chiesa, ma è come se lo fosse. Almeno per Dalfy.

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