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Data: 21/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Arriva la neve, il sindaco a L'Aquila chiude le scuole. Oggi blocco delle lezioni in tutti gli istituti del territorio comunale. «Ordinanza necessaria in via precauzionale»

Da ieri sono in azione i mezzi spargisale, sia sulle strade comunali, sia statali e anche sull’autostrada. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha disposto la sospensione dell'attività didattica per la giornata di oggi, per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado del territorio comunale. La decisione è stata assunta in virtù dell'avviso di previsioni meteorologiche avverse emesso dal Dipartimento di Protezione civile, secondo cui sono possibili precipitazioni nevose sul territorio dell'Aquila, con quantitativi al suolo localmente abbondanti sui rilievi. «L’ordinanza si è resa necessaria, in via precauzionale», recita la nota del Comune diffusa in tarda serata, «per prevenire problemi alla circolazione, facilitare le operazioni dei mezzi spartineve e spargisale e andare incontro alle esigenze degli abitanti delle frazioni più alte – ad Arischia e Colle Sassa, ad esempio, nevicava abbondantemente dal tardo pomeriggio di ieri – e dei paesi del territorio che potrebbero, più di altri, subire gli effetti della nevicata. Il primo cittadino, consultati i tecnici e gli esperti della protezione civile comunale, ha deciso per oggi di sospendere le lezioni. «L’arrivo di aria fredda dal Nord Europa favorirà anche neve a quote basse», recitava il meteo di ieri del 3bmeteo.com, «dapprima al Centro, con fiocchi in collina tra Toscana, Umbria, Marche, entro mercoledì sera anche sull’Abruzzo. Neve inizialmente a quote elevate al Sud, ma in calo fino a 500-1000 metri entro giovedì mattina, anche più in basso tra Campania, Lucania, Gargano e Molise. Neve dunque possibile in località come Urbino, L’Aquila, Campobasso e purtroppo anche nelle aree terremotate, dove tra l’altro le nevicate potrebbero risultare anche copiose. Attesi infatti accumuli fino 30-40 centimetri, se non oltre, sull’Appennino marchigiano e abruzzese anche a quote basse».

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