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Data: 21/03/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Municipi, voto in primavera: il referendum Atac può slittare

Si voterà in questa primavera, tra il 15 aprile e il 15 giugno, per il rinnovo dei Municipi III (Montesacro) e VIII (Ostiense-Garbatella), entrambi sciolti per la crisi all'interno delle rispettive maggioranze M5S che li governavano dalle elezioni del 2016. È stato il prefetto Paola Basilone a chiudere la querelle sulla data del voto, con le opposizioni che spingevano per andare subito alle urne e i Cinque stelle con il piede sul freno: ancora ieri i pentastellati hanno bocciato in assemblea capitolina una mozione di Fratelli d'Italia per il voto immediato.
LA DATA La Prefettura convocherà a breve i comizi elettorali per una data di quel periodo: «atteso che - si legge in un documento firmato da Basilone - non si evince né dal testo statutario, né dal regolamento del consiglio comunale, alcune specifica disposizione che indichi un termine diverso». Attualmente le funzioni della giunta e del consiglio nei due Municipi «sono esercitate dalla giunta capitolina mentre quelle di presidente sono state assunte dal sindaco Virginia Raggi, ovvero da un assessore appositamente incaricato così come previsto dallo Statuto di Roma Capitale» che stabilisce che in caso di scioglimento anticipato, ricevuta comunicazione da parte del sindaco, il prefetto con proprio atto indica le nuove elezioni.
LO STOP Un'eventuale convocazione delle elezioni municipali domenica 3 giugno, però, farebbe slittare il referendum per la messa a gara del servizio di trasporto pubblico nella Città eterna, già fissato per quel giorno. «L'articolo 8, comma 4 del Testo unico degli enti locali, infatti, stabilisce esplicitamente che i referendum comunali non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali, comunali e circoscrizionali - spiegano i radicali Riccardo Magi e Alessandro Capriccioli, promotori della consultazione cittadina - Indire le elezioni municipali per il 3 giugno, quindi, condurrebbe certamente a un ulteriore rinvio della consultazione referendaria nella finestra compresa tra ottobre e novembre, allontanando la possibilità di raccogliere il parere dei cittadini su un tema che è a tutt'oggi oggetto di importantissimi interventi».
LA MOZIONE Paradossalmente proprio mentre il prefetto chiariva la questione-data, agganciandola alla prossima tornata amministrativa, in consiglio comunale veniva bocciata la mozione che chiedeva proprio di votare insieme alle elezioni di questa primavera, con il voto contrario dei 20 consiglieri della maggioranza e 5 favorevoli del centrodestra. «Grillini come maionese impazzita, irrispettosi di un'istituzione come il prefetto - commentano Fabrizio Ghera e Andrea De Priamo (Fdi) - La consiliatura 5 stelle è insieme drammaticamente folle e comica».
LO SCENARIO Tra Garbatella e San Paolo, dove il Municipio è sciolto ormai da un anno, sono intanto già partite le grandi manovre per le candidature, soprattutto nel centrosinistra, che va verso una scelta del candidato minisindaco con lo strumento delle Primarie. «Ora si vada al voto con una alleanza la più larga possibile, che si apra alle tante realtà civiche che si sono consolidate sul territorio in questi mesi», sottolinea il vicesegretario del Pd Lazio Enzo Foschi, uno dei nomi in lizza. «Siamo pronti a proporre un progetto di governo innovativo per la città, in grado di vincere», sostiene Massimiliano Smeriglio. Porte aperte, quindi alle Primarie di coalizione, che potrebbero tenersi il 15 o il 22 aprile. «Mettiamoci subito al lavoro, non c'è altro tempo da perdere - chiosa Amedeo Ciaccheri, candidato presidente con una coalizione civica- Qui con una coalizione larga, civica e progressista, possiamo vincere battendo destre e 5 Stelle».

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