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Data: 23/03/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sciopero, il giovedì nero: caos traffico e metro chiuse Centro invaso dai mini-van

E giovedì nero è stato. Puntuali, come i mezzi di trasporto invece non lo sono quasi mai, sono arrivati i disagi preannunciati nella giornata di sciopero indetta, ieri, dai sindacati minori Orsa, Faisa Confail e Usb in Atac e Roma Tpl. Minori eppure in grado di gettare nuovamente l'intera città nel caos. Il buongiorno si era visto già dalle prime ore del mattino, con le linee notturne rimaste nelle rimesse e le principali direttrici stradali prese d'assalto dai pendolari che hanno riposto tessere metrocard e ticket nei cassetti per mettersi al volante congestionando il traffico. Il Centro è stato assediato dai bus privati e dai mini-van che, spesso, in accordo con albergatori e agenzie di settore, ne hanno approfittato per fare incetta di turisti in arrivo o in partenza dalla Città Eterna. Astral Infomobilità, nella mattinata, segnalava code dalla Cassia alla Roma-Fiumicino, in carreggiata interna, e dalla Casilina alla via del Mare, in esterna. Sul Tratto urbano della A24, si sono registrati cinque chilometri di fila dal Raccordo alla Tangenziale est, in direzione del centro, mentre nel senso di marcia opposto si rallentava già da Tor Cervara. Due chilometri di coda anche sulla Diramazione Roma sud da Torrenova al Raccordo, incolonnamenti sulla Roma-Fiumicino, Pontina, Casilina, Aurelia, Appia e Cristoforo Colombo. Fino a sera, in Centro, con le Ztl aperte, a fare da colonna sonora è stato un incessante strombazzare di clacson, con serpentoni di doppie file e auto parcheggiate in maniera a dir poco selvaggia: sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, davanti ai passi carrabili. Una città impazzita. «Vengo da Ostia e lavoro in via del Corso - afferma Daniela B., banchista su turnazione - la Roma Lido ha chiuso dopo le 8,30 e non avevo altro mezzo di trasporto che l'auto. Mi sono avventurata ed è stata una Via Crucis, un incubo trovare un parcheggio. Due scioperi in due settimane sono intollerabili».
CARRI BESTIAME
Metro e bus hanno camminato nelle fasce di garanzia: fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Ma per salire sui mezzi è scoppiata la ressa: «Non so voi, ma quando l'Atac proclama la giornata di sciopero per me diventa la giornata delle olimpiadi della metro», twitta un utente della municipalizzata. Fabio alle 17.40 posta una foto dei pendolari della ex Roma Nord e commenta: «Utenti accalcati come nei carri bestiame». Fioccano nelle chat le immagini dei pendolari ammassati agli ingressi delle metro in attesa che alle 17 aprano i cancelli. Lungo la B, i primi treni viaggiano vuoti e fanno infuriare i passeggeri in attesa sulla banchina: «Perché dopo lo sciopero, i primi treni che partono da Laurentina viaggiano vuoti e non si fermano?», chiede Maurizio Mariotti. I tecnici spiegano che è un modo per rimettere in orario i convogli. «Da Porta Pia a Piazza Talenti, 6.7 km, ho impiegato in auto un'ora e venti minuti», sbraita Elisabetta R. File interminabili per un taxi a Termini. A metà mattinata Roma servizi per la mobilità informava che l'adesione del personale Atac allo sciopero del trasporto pubblico è stata pari al 19,5%. Nel pomeriggio l'Usb ha parlato di «una media di oltre 80% di operativi» che hanno incrociato le braccia. Ieri i romani hanno trovato anche molti uffici periferici dell'anagrafe chiusi per lo sciopero dei dipendenti. E Oggi? Scioperano la scuola primaria e dell'infanzia e la sanità. I Cobas danno appuntamento alle 9 in piazzale Ostiense per raggiungere la sede del Miur in viale Trastevere; dalle 14 ale 16 sit-in della Federazione dei sindacati indipendenti in piazza Santi Apostoli.

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