VAL VIBRATA Anche i sindaci della Val Vibrata si oppongono al caro-pedaggi applicato dal gestore sull'A24 e A25. Alla forte mobilitazione dei sindaci e degli amministratori di Lazio e Abruzzo contro l'ennesimo inaccettabile rincaro delle tariffe autostradali applicato dallo scorso gennaio per le tratte Roma-L'Aquila e Roma-Pescara, pari a circa il 13 per cento, si aggiungono anche i sindaci dei dodici Comuni della vallata che hanno approvato una mozione presentata dal consigliere di opposizione al Comune di Tortoreto e presidente del movimento civico Val Vibrata-Monti della Laga Domenico Di Matteo, che è stato sindaco di Tortoreto e assessore alle infrastrutture della Provincia di Teramo. «Ringrazio il presidente dell'Unione di Comuni, Rando Angelini ed i sindaci per il sostegno dato alla questione», premette Di Matteo, «perché hanno ben compreso come gli insostenibili rincari autostradali, che per l'A24 e A25 sono pari a circa il 13 per cento contro il 2/3 per cento delle altre autostrade, siano nocivi per i nostri concittadini, l'economia quotidiana dei nostri territori, di famiglie, studenti, lavoratori e del turismo. Forse non si comprende come si rischi di spostare il traffico pesante sulle nostre strade urbane ed extraurbane con pericolo per tutti e come si agevoli lo spopolamento delle aree interne».La mozione impegna il presidente, Rando Angelini, affinchè si faccia promotore dell'apertura di un tavolo istituzionale teso a ridefinire l'atto di concessione autostradale con Strada dei Parchi Spa. Dal canto suo, Rando Angelini spera «che questo nostro contributo serva a far riflettere sia il ministero che la società di gestione delle due autostrade. Non è pensabile che chi è costretto a fare la spola utilizzando l'A24 e l'A25 debba subire un rincaro pesante del 13 per cento». In ambito teramano, dunque, dopo la Provincia anche la Città-territorio vibratiana ha presentato formale opposizione al caro-pedaggi di Strada dei Parchi.