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Pescara, 24/07/2024
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Data: 24/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Verso le elezioni in comune. Alleanza civica sceglie D'Alberto. Sarà il suo candidato sindaco. Svolta nella riunione tra i rappresentanti delle cinque liste, oggi l'investitura nella sala polifunzionale. Cavallari rilancia: «La mia candidatura resta ferma, il sostegno di tanti cittadini mi dà coraggio»

TERAMOL'alleanza civica ha scelto. Nelle elezioni comunali di inizio giugno sosterrà la candidatura a sindaco di Gianguido D'Alberto. Le cinque liste che formano la coalizione apartitica, dunque, si aggiungeranno alle due o forse più che saranno approntate dal comitato dei 70 nomi che martedì è uscito alla scoperto ufficializzando l'investitura dell'ex capogruppo del Pd, fondatore nell'ultimo scorcio della passata consiliatura di "Insieme possiamo".
LA SVOLTA. Il passo decisivo è stato compiuto nel tardo pomeriggio di ieri dall'alleanza cittadina che raccoglie cittadini ex consiglieri intenzionati a rompere gli schemi degli schieramenti tradizionali per affermare un progetto condiviso e trasversale di rilancio di Teramo. I rappresentanti delle liste hanno trovato la convergenza definitiva su D'Alberto, dopo le consultazioni interne per vagliare anche l'appoggio a Giovanni Cavallari e la designazione di Maria Cristina Marroni come soluzione interna visto che già fa parte del raggruppamento civico con "Teramo 3.0". La decisione sarà ufficializzata oggi nella convention che l'alleanza ha convocato per le 17.30 nella sala polifunzionale della Provincia.
L'ALTRO CANDIDATO. Pochi minuti prima che i civici si riunissero per la scelta definitiva è arrivata la presa di posizione di Cavallari in riferimento al resoconto fornito da Renzo Di Sabatino circa i contatti da lui avviati come emissario del Pd con gli altri potenziali aspiranti sindaci in area di centrosinistra. «Nulla è cambiato rispetto all'incontro che avevo avuto con lui già qualche giorno fa», spiega, «la mia candidatura resta ferma». Cavallari la colloca al di fuori dei partiti «in un'area moderata e trasversale, con l'unico obiettivo di contribuire al rilancio della nostra bella città». Gli intenti, dunque, sono speculari a quelli dell'alleanza e anche alle parole chiave dettate da D'Alberto e dal suo comitato. «Teramo deve ritrovare la sua dignità e la sua centralità di capoluogo di provincia, partendo proprio dal rinnovamento di una classe dirigente legata profondamente al tessuto cittadino, alle sue esigenze», osserva il candidato, «per lo sviluppo delle economie locali e all'attenzione per le tante emergenze sociali, in questi ultimi anni perse di vista da tutte le parti politiche». Lui è pronto a fare la sua parte. «Questo mi viene testimoniato ogni giorno dai sostenitori della mia candidatura e dai tanti cittadini che quotidianamente mi dimostrano vicinanza, entusiasmo e affetto», conclude Cavallari, «dandomi una grande forza e una particolare motivazione per affrontare con la massima energia e determinazione questo importante impegno».
SORPASSO A DESTRA. Il profilarsi della candidatura di D'Alberto nel campo del centrosinistra fa muovere anche il fronte opposto. Nella serata di ieri si è riunito l'asse formato da "Al centro per Teramo" con Mauro Di Dalmazio e Giorgio Di Giovangiacomo, Abruzzo civico con Siriano Cordoni, Fratelli d'Italia con Giandonato Morra e Azione politica con Rudy Di Stefano. Mancava la Lega, ma solo perché i suoi vertici locali ieri erano a Roma èw per l'insediamento alla Camera del coordinatore regionale Giuseppe Bellachioma. La cordata è pronta a rompere gli indugi e la settimana prossima, salvo ripensamenti, metterà sul tavolo del centrodestra la propria proposta programmatica e la candidatura a sindaco di Morra. A quel punto saranno Forza Italia e "Futuro in" degli ex amici Maurizio Brucchi e Paolo Gatti a dover dire la loro.
LA SINISTRA CI SARÀ. Dopo il risultato non incoraggiante delle politiche ieri sera si è riunita anche Liberi e Uguali per analizzare la situazione in vista delle comunali. Alla componente rappresentata da Sinistra Italia e "Progetto Comune" non sono andate giù le recenti uscite del portavoce di Articolo 1-Mdp Stefano Alessiani sui movimenti in corso nel centrosinistra con D'Alberto e Di Sabatino. La possibilità di un dialogo di coalizione, però, non è chiuso. «Lo teniamo aperto perché siamo stati noi ad avviarlo due anni sollecitando un confronto sui contenuti», spiega Giorgio Giannella, di "Progetto Comune", «anche se in questa fase nessuno ci ha coinvolto». Il segretario provinciale di Si Stefano Ciccantelli chiosa: «Siamo stati sul pezzo in questi anni lavorando tanto e continueremo a farlo, anche da soli se sarà necessario».

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