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Data: 27/03/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Corso Vittorio riapre tra gli applausi

Un'arteria vitale, dove tornare a passare in macchina, nei due sensi. Alla vigilia della riapertura di corso Vittorio nelle due direzioni i commercianti cantano vittoria e ringraziano l'amministrazione comunale. A parte qualche voce fuori dal coro, la soddisfazione è unanime. Perché corso Vittorio chiuso, per i commercianti, è sinonimo di città chiusa, di via sbarrata che preclude l'accesso al centro. Aperta vuol dire tornare a fare affari. Insomma, terminati i lavori alla conduttura Aca si procede spediti. Ieri sera la riapertura ai bus e, solo in direzione nord, anche alle auto; da domani, modificata la segnaletica, auto anche verso sud. Rimane la Zona 30, anche se il rilevatore di velocità all'ingresso sul lato sud è rotto. «Una decisione non a favore della qualità della vita, di chi ci vive e di chi decide di soggiornare qui», commenta Andrea Rocchetti, gestore di un B&B proprio su corso Vittorio, voce di un'altra categoria di operatori. E anche tra i negozianti c'è chi ribadisce il suo no alla riapertura, come Fabrizio Canta del negozio di moda Essaouira: «Mi meraviglia che una giunta che si dice a favore dell'ambiente riapra il corso commenta -. Le aree pedonali sono un bene per il commercio, così cosa avremo? Una via selvaggia, uno scandalo. E tolgono pure l'isola pedonale il sabato, sono esterrefatto». Ufficialmente l'isola pedonale ci sarà di domenica, il sabato in caso di eventi.
LA COMUNICAZIONE
Questa volta la comunicazione della proroga di un giorno delle modifiche ai passaggi dei bus ha funzionato, con l'aggiunta a pennarello rosso agli annunci Tua alle pensiline. «Con la chiusura della via hanno ucciso la città, togliendo un punto di riferimento a chi arriva da fuori - dice Nino Bettini di Capecchi casa -. Bene così. Io poi per una spesa superiore alle 50 euro pago il parcheggio ai clienti». Nella via non ci sono più i parcheggi, con la la riapertura si solletica il vizio della seconda fila. «Spero che i vigili non stiano col mitra puntato a fare multe. Si sa, uno arriva, parcheggia un attimo e compera - è il punto di vista di Daniele Appignani del negozio di scarpe sul corso -. Riaprendo il corso si sgrava anche via Ferrari dal traffico. Avrei lasciato l'isola il sabato però». Al dopolavoro ferroviario, dove hanno visto la via cambiare mille volte, sono favorevoli alla riapertura: «Eh sì le macchine sono meglio - dice il presidente Giuseppe Salvatore -. Però devono aggiustare la strada piena di buche». Dopo i lavori si è stati attenti a ripristinare per quanto possibile la tinta originale dell'asfalto e delle bande colorate. E l'amministrazione conquista un altro plauso dai commercianti per la rapidità dei lavori. La scelta soddisfa anche i gestori della pizzeria corso Vittorio. «I bus devono rimanere però, perché portano gente», dice Natasha Santavenere .

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