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Pescara, 24/07/2024
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Data: 28/03/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Dragaggio di Ortona, trovata la soluzione. La sabbia della discordia sarà dimezzata, così la Regione cerca l'accordo con 4 Comuni e il parco del Cerrano

ORTONA La chiamano la soluzione del 50 per cento e prevede che metà dell'enorme quantità di sabbia, proveniente dal dragaggio del porto, venga immersa direttamente davanti a Ortona. Parliamo di ben 171mila metri cubi (di sabbia, come dicono le analisi, e non fango), su un totale di 341mila metri cubi.E' su questa proposta di accordo che la Regione si giocherà la sua partita cominciata, e temporaneamente sospesa, davanti alla presidenza del consiglio dei ministri, come prevede la legge Madia in caso di mancato accordo nella Conferenza dei servizi.Sono quattro i Comuni che, in conferenza, hanno espresso parere negativo al trasferimento davanti e al largo dei propri tratti di costa, della quantità totale di sabbia di dragaggio del porto ortonese. Si tratta dei Comuni di Pineto, Silvi, Città Sant'Angelo e Montesilvano. Ma a loro si aggiunge il parco protetto del Cerrano che ha fatto di più presentando all'ufficio di presidenza del Consiglio dei ministri una formale opposizione al progetto originario della Regione. Ma ecco che la legge Madia viene in soccorso della stessa Regione e del suo presidente vicario, Giovanni Lolli, attraverso un procedimento di conciliazione tra le parti. Un accordo che si basa su una seconda proposta che possa soddisfare anche i Comuni e il Parco marino, Un piano B che, in sintesi, punta a dimezzare la quantità di sabbia da portare in profondità e al largo su una superficie di quattro ettari per uno spessore previsto che, all'origine, sarebbe stato di cinque centimetri ma che così si ridurrebbe della metà. La soluzione di portare la sabbia davanti al porto della stessa città che deve liberarsene è giunta ieri, sul filo di lana, dopo che era stata scartata un'altra ipotesi, quella di tombare in una cava i 171mila metri cubi della discordia.

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