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Pescara, 24/07/2024
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Data: 30/03/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Viale Pindaro, debutta la pista ciclabile. Un tratto protetto dal cordolo, con la relativa riduzione della carreggiata, rispettando i tre metri e mezzo per senso di marcia richiesti dal codice della strada per i bus

Nuovo tassello ciclabile, in vista dei futuri collegamenti per l'anello della bicipolitana, progetto che intende garantire percorsi continui e sicuri per chi sceglie la bicicletta negli spostamenti urbani. Inaugurata la ciclabile lato mare in viale Pindaro, un tratto protetto dal cordolo, con la relativa riduzione della carreggiata, rispettando i tre metri e mezzo per senso di marcia richiesti dal codice della strada per i bus. Nessun albero toccato, tantomeno i parcheggi. L'intervento non disturba i commercianti della zona, per lo più copisterie e attività di ristorazione per universitari. Anzi, questi godranno di più suolo pubblico per le attività all'aperto, visto che la ciclabile precedente, sul marciapiede, passava a pochi centimetri dai tavolini dei bar. Della vecchia ne rimane un tratto colorato e la cosa andrà sistemata. Sul lato monti rimane la ciclabile sul marciapiede. Il tutto con interventi di moderazione della velocità, per farne una Zona 30.
La stessa carreggiata ridotta induce gli automobilisti ad andare più piano, per non dire dei tre passaggi pedonali e ciclabili, significa che si attraversa la strada stando in sella, rialzati e colorati. Eccolo il boulevard sognato dall'ex assessore alla mobilità Stefano Civitarese, costretto alle dimissioni proprio dalle divergenze di vedute con la maggioranza in materia di viabilità alternativa. «Abbiamo seguito insieme il progetto - commenta il sindaco Marco Alessandrini - gli va dato atto di questa soluzione ciclabile e dei passaggi rialzati. Un passo verso il polo della cultura e della conoscenza, che prevede altri interventi migliorativi in zona».
IL NUOVO CORSO
Assente l'attuale assessore alla mobilità Giuliano Diodati,il che la dice tutti sulla discontinuità rispetto all'impostazione di Civitarese, presenti il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Antonio Blasioli e i tecnici comunali. a l'atmosfera non è esattamente di festa. «Una ciclabile fiammante, in sede dedicata - sottolinea il sindaco -. E per farla non abbiamo toccato nessun posto auto». Onore delle armi a Stefano Civitarese anche da Antonio Blasioli: «Ha colto le potenzialità di questo intervento che sposa gli interessi di questa parte di città, destinata a collegarsi con ciclabili future, così da permettere agli universitari di raggiungere l'università anche da Montesilvano e Francavilla in bici».
LA MENTALITA'
Il vero nodo è la mentalità. La nuova ciclabile già prima dell'inaugurazione non ha scoraggiato il parcheggio selvaggio, con auto e moto infilate nelle numerose intersezioni con le vie perpendicolari, che richiedono attenzione: la precedenza è per le bici, come da segnaletica orizzontale dedicata. Per i tombini nuovi si è fatta attenzione a non metterne di pericolosi per i ciclisti - cosa meritevole - ma uno preesistente è scappato. Ci entra una ruota dentro. Basta girarlo per avere le fessure parallele, cosa che i tecnici comunali assicurano sarà fatta al più presto. A nord da terminare il collegamento sul marciapiede verso la ciclabile di via d'Annunzio e sarebbe bello, idea valutata durante l'inaugurazione, che il tratto ciclabile di via Pindaro fosse dipinto di rosso come in via d'Annunzio. Un collegamento ciclabile verso via Marconi già c'è, in via Pollione, anche se un po' abbandonato. Da lì si raggiungerebbe la futura ciclabile verso via Pepe e davanti al circolo tennis, per poi quindi arrivare al mare. Ci sarebbe anche il bando periferie che permetterebbe un collegamento con la pineta e l'Aurum. Ipotesi sussurrate, da valutare, vagliare, come già affermato dal neo assessore Giuliano Diodati, molto cauto sul tema. Scelte o non scelte con relative conseguenze, come l'ennesima mattinata di parcheggi in seconda fila su via Regina Margherita e la sistematica invasione della ciclabile con auto e moto.

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